La storia di My Parents at age 29, il meme che compara le vite dei millennial a quelle dei genitori
Quella dei meme è una modalità di espressione abbracciata in massa sia dai millennial che dagli appartenenti alla generazione Z, ma entrambe le categorie di persone hanno le loro tipologie di meme preferiti, affiancate da altre che invece non fanno particolarmente presa sui non coetanei. Tra i meme più divisivi va citato sicuramente My Parents at age 29, uno dei più apprezzati da ventenni e trentenni di oggi proprio perché sottolinea le differenze l'avere questa età nel 2021 e averla avuta nel secolo scorso, quando fenomeni come coronavirus, globalizzazione, riscaldamento globale e crisi dei mutui non avevano ancora stravolto il pianeta.
I protagonisti sono due vecchie conoscenze del mondo dei meme, i personaggi immaginari Trad Girl e Yes Chad. Nati negli ultimi anni come contorno a un'altra serie di meme, nel tempo i due hanno assunto connotati particolari e vengono associati a valori e atteggiamenti ben definiti. In questo contesto però Trad Girl e Yes Chad non vengono necessariamente associati ai tratti che li caratterizzano nelle opere più direttamente dedicate a loro, ma sono semplicemente utilizzati per rappresentare in modo generico i genitori e i ventenni-trentenni di oggi.
Il meme funziona infatti per giustapposizione: nella prima parte viene rappresentata in uno scenario specifico la coppia di genitori, all'età di 29 anni o comunque a un'età simile e scelta da chi si presta a realizzare l'opera. Subito sotto, viene mostrato il medesimo scenario ipotetico, ma reinterpretato dai 29enni di oggi — nei quali tendenzialmente finisce con l'immedesimarsi chi realizza il meme. Il tutto è reso palese da didascalie testuali all'interno delle immagini.
Tra i bersagli più gettonati di My Parents at age 29 c'è sicuramente la scelta di avere un bambino: forse non semplice, ma più naturale per una coppia fino a fine ‘900, oggi viene vissuta come costellata di incognite che non sono mai sembrate tanto imperscrutabili. Pianificare gli anni della pensione, risparmiare in modo oculato, spostarsi in un altro Paese per dare un futuro migliore ai figli o semplicemente sposarsi — raccontano tra le righe le opere che si ispirano al meme — oggi sono scelte impossibili da fare prima dei 30 anni, sia per la congiuntura economica corrente che per il sistema di valori predominante.
Il fatto che i protagonisti dei meme si dipingano meno maturi delle loro controparti della generazione passata insomma non è tanto autocritica, quanto piuttosto ironia e autoironia; le frecciate, eventualmente, sono rivolte proprio a chi ha creato condizioni attuali, giudicate precarie per la maggior parte dei ventenni e trentenni di oggi.