Sono due i richiami dell'Agcom a Tim, accusato dal Consiglio e dalla Commissione infrastrutture e reti di aver attuato comportamenti illeciti nel corso degli ultimi mesi. Il primo riguarda l'uso illegittimo e a fini commerciali di dati riferiti ai malfunzionamenti delle reti della concorrenza e del conseguente tentativo di contatto degli utenti coinvolti per proporgli un cambio di operatore. Il secondo riguarda invece l'utilizzo per fini commerciali dei dati ottenuti per la gestione della portabilità di un numero durante il passaggio di un utente da Tim ad un altro operatore concorrente.
Secondo l'Agcom, infatti, Tim avrebbe contattato i clienti colpiti da un disservizio della rete di un operatore concorrente proponendogli offerte commerciali. Una pratica portata avanti da agenzie Tim o da società in grado di offrire promozioni per conto di Tim che però non è ammessa, perché l'operatore dovrebbe assicurarsi che i dati ottenuti con gli ordini wholesale ed il personale ad essi dedicato non vengano coinvolti nell'attività commerciale. Inoltre, l'Agcom ha accusato l'operatore di non aver adottato contromisure adatte per contrastare questo fenomeno e gli ha imposto di attivarsi per adottare misure organizzative con l'obiettivo di arginare questi comportamenti.
L'Agcom ha inoltre deliberato che Tim dovrà adottare alcune misure contro la discriminazione, soprattutto in merito alle attività svolte dalle aziende esterne – sul territorio e da remoto – in merito ad assurance e alla vendita di servizi. Infine, l'Autorità ha accertato che l'operatore ha messo in pratica comportamenti illeciti nelle sue strategie di marketing selettive, nelle quali ha utilizzato informazioni di clienti che hanno richiesto la portabilità del numero per proporre nuove offerte agli utenti passati ad altro operatore.