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Lavazza investe nella TV sul web e acquisisce il 25% di Chili

La famiglia Lavazza, attraverso una holding finanziaria, ha acquisito il 25 percento di Chili, il portale di video online che offre un catalogo di oltre 50.000 film e serie TV on demand.
A cura di Marco Paretti
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La famiglia Lavazza, attraverso una holding finanziaria, ha acquisito il 25 percento di Chili, il portale di video online che offre un catalogo di oltre 50.000 film e serie TV on demand. La decisione, confermata dalla Luigi Lavazza Spa, avrebbe un valore di circa 25 milioni di euro. La famiglia proprietaria della famosa azienda torinese del caffè, quindi, ha deciso di investire in una realtà di contenuti video online fondata nel 2012 e attualmente attiva non solo in Italia ma anche in Gran Bretagna, Polonia, Germania e Austria.

Nel 2017 Chili, che ha sede a Milano, è stata premiata da Frost & Sullivan come "Miglior European Entrepreneurial Company" dell'anno. Oltre al servizio di video on demand, Chili vende anche biglietti per il cinema, gadget, libri e poster. Ad oggi tra i suoi azionisti principali figurano realtà come Paramount Pictures, Warner Bros, Sony Pictures Entertainment e Viacom. Ma anche investitori come Tony Miranz, Antonio Belloni, Francesco Trapani e Corrado Passera.

Per il 2017 si attendono vendite pari a circa 30 milioni di euro: nel 2016 l'azienda aveva registrato 7 milioni. Ad oggi ha un milione di clienti, ma entro il 2020 il suo business plan prevede di raggiungere i 15 milioni di utenti registrati. La sua strategia è quella di attirare gli utenti che prima guardavano film e serie TV in streaming illegale, offrendogli la possibilità di accedere al catalogo proprietario ad un prezzo più basso rispetto alle offerte di Sky e Mediaset Premium, peraltro non proponendo un abbonamento mensile unico ma consentendo di accedere ai singoli contenuti a pagamento. È però anche vero che ad oggi non sono questi i competitor più pericolosi: Netflix ha ormai cannibalizzato il settore con il suo catalogo e i suoi prezzi, riuscirà Chili a ritagliarsi comunque uno spazio?

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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