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Niente mail fuori dall’ufficio: in Francia il diritto alla disconnessione è legge

Il 1 gennaio 2017 in Francia è entrata in vigore il “droit à la déconnexion”, il diritto alla disconnessione per tutti i dipendenti francesi che lavorano in un’azienda con almeno 50 lavoratori.
A cura di Matteo Acitelli
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Il 1 gennaio 2017 in Francia è entrata in vigore il "droit à la déconnexion", il diritto alla disconnessione per tutti i dipendenti francesi che lavorano in un'azienda con almeno 50 lavoratori. L'articolo 55 della Loi Travail è stato approvato dal Parlamento lo scorso agosto e da qualche giorno regola l'orario oltre il quale i lavoratori hanno il diritto di ignorare email, chiamate, messaggi o SMS di lavoro.

È la prima volta che un governo tenta di limitare il lavoro "always-on" inserendo una serie di parametri in grado di bloccare il problema crescente della reperibilità h24 che può provocare conseguenze negative sulla qualità della vita. Se da una parte smartphone e tablet hanno facilitato le comunicazioni ed il lavoro, infatti, dall'altra parte questi strumenti hanno eliminato la necessità di recarsi obbligatoriamente nel posto di lavoro, con il rischio di ritrovarsi a rispondere a mail di lavoro a qualsiasi orario del giorno.

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I dipendenti dovrebbero essere liberi di dedicarsi ad altre attività al termine dell’orario di lavoro, cosa che spesso non accade a causa della diffusione degli smartphone e delle connessioni ad internet ovunque che impediscono di "staccare" davvero dal lavoro. Con la nuova legge in vigore in Francia, ora i dipendenti avranno la possibilità di concordare il diritto alla disconnessione e le modalità per ridurre le comunicazioni aziendali nei momenti fuori dagli orari di lavoro. Al momento non è chiaro in che modo questa nuova legge verrà attuata, ogni azienda avrà la possibilità di organizzare il diritto alla disconnessione trovando la soluzione migliore secondo le esigenze dei singoli dipendenti. "Essere sempre connessi abbassa la qualità del lavoro. Non agiamo più, siamo costretti a reagire di continuo. È interesse dell'azienda preservare la salute dei dipendenti" spiega il sindacalista Jérôme Chemin.

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