Le dirette Twitter su VioliNation dimostrano che non tutti hanno capito cos’è il bullismo online
Dal mondo del calcio italiano su Twitter fino a diventare una tendenza globale sulla piattaforma di microblogging. La storia di #VioliNation, hashtag nato da una stanza audio ospitata all'interno dell'app, ha lasciato interdetti utenti e osservatori esterni, ma ha altri risvolti oltre al numero di partecipanti e tweet che ha saputo catalizzare in poche ore.
Cos'è VioliNation
Tutto ruota intorno a uno Spazio audio creato su Twitter nelle scorse ore da un utente che ora ha cancellato il proprio profilo. La piattaforma di microblogging ha infatti lanciato pochi mesi fa un servizio concorrente a quello dell'allora popolarissima app Clubhouse, e che dà modo a chiunque di invitare un numero elevato di persone per partecipare a ritrovi audio in diretta durante i quali una manciata di speaker hanno diritto di parola mentre gli altri rimangono in ascolto. In Italia queste stanze non hanno ancora preso particolarmente piede, ma il ritrovo organizzato in queste ore ha totalizzato circa 5.000 utenti collegati nel corso della seconda notte, tra il 17 e il 18 novembre.
L'effetto virale
Tra gli altri contenuti, la stanza ha mandato in onda una selezione di interventi e cover musicali a tema calcistico interpretate da Marco Violi, creator e giornalista conosciuto negli ambienti romanisti che ha dato anche il nome alla stanza. Tema e contenuti sono stati sufficienti a radunare una prima nicchia di partecipanti appassionati di calcio, ma la partecipazione al raduno ha poi attirato l'attenzione di numerosi altri utenti che si sono trovati la notifica di uno spazio audio attivo all'interno dell'app. Da utenti comuni a personaggi noti come la conduttrice Andrea Delogu e la tennista Sara Errani si sono uniti nell'ascolto, contribuendo così attirare ancora più persone e a far parlare dell'evento virtuale utilizzando l'hashtag #VioliNation, al quale si sono poi accodati altrettanti personaggi e brand come Dazn facendolo arrivare sfiorare la soglia di 30.000 tweet. Fedez, arrivato troppo tardi, ha potuto solo tentare di informarsi a posteriori sul fenomeno.
La reazione del protagonista
Se per i partecipanti che sono entrati per caso a far parte dell'evento si è trattato sostanzialmente una festa notturna, il protagonista non ha però preso bene la vicenda – considerando il ritrovo alla stregua di un atto di bullismo online. I contenuti che hanno animato lo spazio audio sono stati infatti utilizzati senza il permesso dell'autore, anche se probabilmente la maggior parte dei partecipanti – compresi gli utenti di più alto profilo – non sapevano neppure con precisione a cosa stessero partecipando.
In un intervento su Twitter il giornalista ha puntato il dito contro "Intellettuali, giornalisti, attori, critici, cantanti e tenniste" che hanno partecipato allo spazio, mentre dopo l'attenzione catturata in queste ore l'organizzatore originale ha chiuso il suo profilo sul social. Secondo quanto riportato da AdnKronos, Violi ha aggiunto negli ultimi minuti che l'operazione fa parte di una "manovra discriminatoria atta a denigrare a livello personale e professionale", e che al riguardo "esiste già una denuncia depositata alla Procura della Repubblica alla quale verranno aggiunti gli ultimi eventi".