Le nuove tecnologie e il digitale nel discorso nel presidente Mattarella
Sergio Mattarella è da oggi il nuovo Presidente della Repubblica, il 12° della storia repubblicana. Dopo aver prestato giuramento, secondo l'articolo 91 della Costituzione, Mattarella ha rivolto il suo primo messaggio al Parlamento e alla nazione. Un discorso asciutto, breve ma denso di significati e di richiami avente come elemento unificatore quello di rendere il nostro paese sempre più libero e fuori dalla crisi. Per questo i suoi richiami sono rivolti ai giovani, alle donne, alla legalità. Ma il presidente sorprende tutti quando fa un esplicito riferimento all'Innovazione, alle nuove tecnologie e al digitale. E' la prima volta, infatti, che queste parole entrano nel discorso di insediamento di un Presidente della Repubblica, segno non solo che i tempi sono cambiati, ma anche che la più alta carica dello Stato ha ben chiaro quale siano le leve su cui spingere per far ricrescere in nostro paese.
E sono diversi i passaggi in cui Mattarella richiama a Internet, nuove tecnologie e digitale:
Garantire la Costituzione significa promuovere la cultura diffusa e la ricerca di eccellenza, anche utilizzando le nuove tecnologie e superando il divario digitale".
Il nostro paese soffre ancora in maniera pesante in "digital divide" ed è importante che anche Mattarella faccia riferimento a questo problema. La banda larga in Italia, negli ultimi mesi (dati di Akamai) ha fatto registrare un calo del 7,3%, attestandosi ad un valore del 60% sul territorio nazionale, nonostante una crescita annua del 22%. L'Italia figura al 50° posto a livello globale e davanti ci sono la Turchia, la Romania, la Repubblica Ceca. Per nonj parlare della banda ultra larga che oggi in Italia è disponibile sole per il 5,3% degli italiani. E anche in questo caso, a livello europeo e globale l'Italia è molto indietro. Per questo è stato importante il richiamo di Mattarella affinchè davvero l'appello possa trovare attuazione reale.
In un altro passaggio Mattarella fa riferimento alle nuove tecnologie e alla Pubblica Amministrazione:
Penso alla Pubblica Amministrazione che possiede competenze di valore ma che deve declinare i principi costituzionali, adeguandosi alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie e alle sensibilità dei cittadini, che chiedono partecipazione, trasparenza, semplicità degli adempimenti, coerenza nelle decisioni".
Le nuove tecnologie come strumento di sviluppo anche per una macchina così complessa come la PA e come strumento per dare ai cittadini servizi più veloci e adeguati. Ancora in un altro passaggio Mattarella fa riferimento alle nuove tecnologie come strumenti adottati dai cittadini che li adottano anche in senso di partecipazione alla vita della collettività, quindi un richiamo alla politica di essere più al passo coi tempi per essere più vicini alle esigenze dei cittadini.
Passaggi questi molto apprezzati da molti e anche Alessandra Poggiani, Direttore generale dell'Agenzia per l'Italia digitale, ha espresso il suo favore per il discorso del presidente Mattarella nei passaggi citati rilasciandoci questa dichiarazione:
E' molto incoraggiante che il nuovo presidente abbia indicato la cittadinanza digitale come elemento di diritto e questo per noi di Agid è motivo di grande responsabilità. I nostri più sentiti auguri al Presidente Sergio Mattarella che sarà una guida anche per il lavoro dell’Agenzia per L’Italia Digitale. Il Presidente ha sottolineato quanto il rispetto e l’applicazione dei principi della nostra carta costituzionale, passino oggi anche per la diffusione delle nuove tecnologie e il superamento del divario digitale. Continuiamo dunque ad impegnarci nel nostro lavoro consapevoli delle enormi responsabilità che da questo derivano".
E anche Antonio Palmieri, deputato, componente della Commissione Cultura e responsabile internet e nuove tecnologie di Forza Italia, nella dichiarazione che ci ha rilasciato, fa riferimento proprio al lavoro che ora spetta al governo e ad Agid, specie dopo le parole del presidente Mattarella al quale rivolge anche un consiglio:
Per chi dal 2001 cerca di portare cultura digitale in Parlamento, i riferimenti al digitale per scuola e pubblica amministrazione fatti dal presidente Mattarella sono stati motivo di contentezza. Ora chi deve passare dalle parole ai fatti, cioè governo e Agid, è ancor più responsabilizzato a fare bene e velocemente. Non basta usare Twitter per fare prendere all'Italia il giusto verso digitale. Per quanto mi riguarda sosterrò lealmente, ma senza sconti, tutte le buone iniziative in cantiere…
Infine un suggerimento non richiesto al Presidente Mattarella: dia l'esempio, usando il web per dare trasparenza alla sua attività e ai costi del Quirinale. Sarebbe buono per tutti."
A questo punto non resta che vedere come le parole di Mattarella troveranno concreto seguito dopo la giornata di oggi, sperando davvero in un rilancio delle situazioni ancora aperte.