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Lifestage, la nuova app di Facebook dedicata ai giovani

Dopo una serie di proposte che chiaramente puntano a distogliere l’attenzione dei teenager dall’app rivale Snapchat, l’azienda di Menlo Park lancia ora una nuova applicazione specificatamente pensata per un pubblico di adolescenti: Lifestage.
A cura di Marco Paretti
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Facebook sembra voler far di tutto per convincere gli utenti più giovani ad utilizzare i suoi servizi per connettersi con i loro coetanei. Dopo una serie di proposte che chiaramente puntano a distogliere l'attenzione dei teenager dall'app rivale Snapchat, l'azienda di Menlo Park lancia ora una nuova applicazione specificatamente pensata per un pubblico di adolescenti: Lifestage. In breve, si tratta di un'app che consente agli utenti di tenere una sorta di video diario nel quale si risponde ad alcune domande sul proprio passato. Un approccio che quindi ricorda realtà apprezzate dai giovani come Ask, ma che punta esclusivamente sull'aspetto video.

Se pensate di poter scaricare l'app per osservare i contenuti pubblicati dai più giovani, però, potreste rimanere delusi: se avete più di 21 anni non potete usarla. Il software è stato sviluppato dal 19enne Michael Sayman, un product manager di Facebook che voleva replicare la viralità istantanea degli albori del social network, quando era ancora un prodotto esclusivo per gli studenti in possesso di un account email .edu. Nel caso di Lifestage il funzionamento è simile: se avete più di 21 anni potrete osservare solo il vostro profilo, senza la possibilità di comunicare con gli altri utenti.

Resta ancora poco chiaro, però, il metodo che consentirà al social network di respingere gli utenti più grandi, visto che il tutto avverrà ovviamente tramite profili Facebook. Elemento che può portare, per esempio, alla modifica della data di nascita o alla creazione di account falsi solo per accedere alla nuova app. Software che, peraltro, fa scattare numerosi campanelli d'allarme: un social pensato solo per utenti giovani dovrà gestire in maniera impeccabile abusi e violenze virtuali sia da parte di altri adolescenti che da parte di pedofili nascosti dietro un account fittizio. In ogni caso il lancio di Lifestage rappresenta un ulteriore passo verso lo scontro diretto con Snapchat nel tentativo di raggiungere quanti più teenager possibili. Per ora, però, quasi tutti gli esperimenti passati hanno fallito nell'intento, lasciando sempre più spazio al rivale.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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