Light your Apple, accendi una candela per Steve
Se hai qualcosa da dire a Steve Jobs, un pensiero da lasciare a futura memoria, Fanpage ha creato il sito www.lightyourapple.com dov'è possibile accendere una mela in memoria del visionario, affamato e folle uomo che ha cambiato il volto della tecnologia.
In seguito alla morte di Steve Jobs, infatti, la nostra testata ha deciso di aprire uno spazio che consentisse a chiunque di lasciare un messaggio all'ex CEO di Apple, una luce da accendere nell'oscurità della perdita.
Il sito offrirà la possibilità di accendere una mela in memoria di Jobs, perché le persone come lui non muoiono e basta. Quelli come Steve Jobs sopravvivono all'interno del vuoto creato dalla loro stessa morte. Quelli come Steve Jobs rinascono così tante volte dalle loro stesse ceneri che ci si aspetta siano immortali.
E in qualche modo lo sono.
Perché…
Le persone come Steve Jobs non muoiono e basta.
Le persone come Steve Jobs, semplicemente, non sono libere di morire.
Sono libere di compiere ciò che desiderano, in vita.
Senza curarsi dell’opinione di nessuno.
Senza che alcuno riesca ad arrestare la folle corsa della visione che va oltre, e anticipa i tempi.
Sono libere di tramutare la pietra in oro.
Sono libere di raggiungere vette che la stragrande maggioranza degli uomini può solo sognare.
Anelare inutilmente.
Maledire con la disperazione di chi tenta senza riuscire.
Sono libere di diventare faro, modello, esempio, prototipo di successo, mentore ispiratore.
Sono libere di sopravvivere per ben sette anni a un cancro che, in genere, concede pochi mesi di vita.
Sono libere di essere licenziate dall’azienda che hanno fondato.
Di andare a mietere successi altrove.
Di essere pregati, in ginocchio, di ritornare.
Sono libere di compiere miracoli commerciali con la sola forza delle parole e della strategia: una strategia che nulla invidia alla politica, alla diplomazia, alla guerra.
Sono libere di trasformare un marchio in Fede, un'azienda in Tempio.
C'è soltanto una cosa le persone come Steve Jobs non possono fare: morire.
Quelli come Steve Jobs sopravvivono nell'abisso generato dalla loro stessa morte.
Quelli Steve Jobs rinascono così tante volte dalle loro stesse ceneri che ci si aspetta siano immortali.
E in qualche modo lo sono.
Come John Lennon, Elvis Presley, Jimi Hendrix…
In molti non sapranno o non vorranno credere alla sua morte.
In molti sospetteranno si sia rifatto una vita altrove, lontano dai riflettori.
Perché è più facile credere che Jobs abbia fregato tutti con un improbabili trucco illusionistico piuttosto che accettare che sia morto.
Come i comuni mortali.
Morire di cancro è fin troppo ordinario per chi ha vissuto un’esistenza che è stata un interminabile inno alla straordinarietà, all’elezione, al successo.
Stacanovista e fiero.
Severo e folle.
Un idolo.
Un'icona.
Potete amarlo alla follia, odiarlo con tutte le vostre forze, trarre ispirazione costante dalle sue parole.
Potete citarlo, venerarlo, attaccarlo, inveire contro la malattia che l’ha stroncato o contro il mondo che l’ha eletto a semi-dio.
Ma non potete ucciderlo.
Steve Jobs vive.