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L’ivermectina non serve contro Covid, ma sui social la fake news continua a girare

Dopo un iniziale entusiasmo nei confronti del farmaco come rimedio anti Covid, studi più recenti hanno sostanzialmente invalidato le ricerche preliminari sul tema. Eppure su piattaforme come Facebook e Reddit continuano a rimbalzare post e articoli che incensano l’uso del medicinale causando pericolosa disinformazione.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Nel corso delle settimane estive è tornata a far parlare di sé l'ivermectina, un farmaco antiparassitario a uso veterinario che all'inizio della pandemia di coronavirus sembrava essere potenzialmente efficace nel trattamento della malattia. Gli studi successivi hanno sostanzialmente invalidato le ricerche preliminari sul tema, eppure sui social continuano a rimbalzare post e articoli che incensano l'uso del farmaco causando pericolosa disinformazione: TikTok fatica a moderare i contenuti che ne parlano, Reddit ha ufficialmente dichiarato che non intende intervenire sul tema mentre su Facebook sono stati intercettati annunci pubblicitari che promuovono il medicinale proprio come rimedio contro Covid-19.

Cos'è l'ivermectina

La parabola dell'ivermectina come farmaco anti Covid è a grandi linee simile a quella di altri farmaci come l'idrossiclorochina: inizialmente promettente, si è poi dimostrato inefficace e perfino pericoloso. L'aggravante in questo caso è che il medicinale è in realtà destinato agli animali e viene assunto senza controllo medico nella speranza che funzioni in modo preventivo contro il contagio. I social purtroppo non hanno fatto altro che amplificare la bufala che l'ivermectina sia effettivamente efficace prendendo per definitivi studi che sono poi stati smentiti, e aggiungendo come corollario che i mezzi di informazione non riconoscano la validità del medicinale per motivazioni politiche.

La reazione dei social

Su TikTok il meccanismo di diffusione di questi contenuti è purtroppo ben noto: l'algoritmo li rende virali sulla base dell'interesse manifestato dai primi utenti che li vedono, mentre i moderatori intervengono solo dopo che le clip sono state viste centinaia di migliaia di volte, alimentando il passaparola. Hashtag come #ivermectin4covid e #ivermectinworks sono stati rimossi solo dopo la denuncia della testata Rolling Stone, e al momento rimangono online principalmente video che smentiscono le tesi dei complottisti. Il sito di social news Reddit, dopo le proteste di parecchi utenti, ha annunciato che rimuoverà post e contentui truffaldini o pericolosi che vendono o promuovono il farmaco come rimedio anti Covid, ma anche che le sue bacheche continueranno a ospitare conversazioni sul tema.

Anche Facebook si sta muovendo con i problemi e la lentezza che contraddistingue il social nei casi più complessi. Vice ha riportato come fino a pochi giorni fa sul social fosse tranquillamente possibile pubblicare annunci pubblicitari che promuovevano l'ivermectina. Ora che la possibilità è stata eliminata e le parole chiave legate al farmaco sono state messe sotto osservazione, non mancano gruppi privati nei quali l'utilizzo del medicinale viene ancora caldeggiato, spesso utilizzando eufemismi o termini gergali per prevenire l'attività dei moderatori.

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