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Lo Spam compie 40 anni, il fenomeno della posta indesiderata non conosce fine

Era il 3 maggio del 1978 quando venne inviato il primo “messaggio spazzatura” partì per raggiungere l’indirizzo, in maniera simultanea, di circa 400 persone. Ma, a distanza di 40 anni lo Spam, cioè l’invio simultaneo e massivo di una mail ad un numero elevato di persone per scopo commerciale, resta ancora un problema.
A cura di Francesco Russo
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email spam 40-anni

Era il 3 maggio del 1978 quando il primo "messaggio spazzatura" partì per raggiungere l'indirizzo, in maniera simultanea, di circa 400 persone. Ma a distanza di 40 anni lo Spam, cioè l'invio simultaneo e massivo di una mail ad un numero elevato di persone per scopo commerciale, resta ancora un problema e, col tempo, ha anche assunto forme diverse. Ed è abbastanza noto il perché il fenomeno si definisca Spam, in riferimento allo sketch dei "Monty Python", in onda nel 1970 sulla Bbc, in cui una cameriera insistente propone agli avventori di un locale una serie di piatti a base di Spam, la carne in scatola prodotta dall'americana Hormel Foods e molto presente nel Regno Unito nell'immediato secondo dopoguerra.

L'invenzione dello spam si deve a Gary Thuerk, responsabile marketing di una società informatica, la Digital Equipment Corporation (Dec). Sfruttando la rete Arpanet e le competenze di un ingegnere dell'azienda, decise di inviare uno stesso messaggio a tutti e 393 gli indirizzi mail esistenti sulla costa occidentale degli Stati Uniti. Lo scopo era pubblicizzare una dimostrazione di materiale informatico. Val la pena specificare che Arpanet è proprio l'antenata dell'attuale Rete. E' infatti la rete di computer studiata e realizzata nel 1969 dal DARPA, l'agenzia del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti responsabile per lo sviluppo di nuove tecnologie ad uso militare. Moli la definiscono "la forma embrionale" di quella che sarebbe stata, di lì a poco, di Internet.

Da quel primo invio, del 1978, lo Spam ne ha fatta di strada e oggi affligge ogni casella di posta elettronica, dove pure non mancano i filtri per risparmiare agli utenti almeno una parte dei messaggi indesiderati. Dai farmaci miracolosi ai progetti finanziari più inverosimili, fino ai tentativi di truffa in cui le mail sembrano inviate dalla nostra banca, lo spam è una strada sempre molto battuta da cybercriminali.

Secondo Kaspersky, nel 2017 le mail spazzatura hanno costituito il 56,63% di tutti i messaggi di posta circolati a livello globale. Per le loro campagne di spam, i criminali sfruttano i temi d'attualità: l'anno scorso hanno usato riferimenti agli uragani Harvey e Irma, al terremoto in Messico, a Fifa 2018 e al bitcoin. Si stima, dati di The Radicati Group, che nel 2017 le email Spam inviate sono state 269 miliardi e saranno 333 miliardi quelle inviate entro il 2022. Un fenomeno quindi che, a distanza di 40 anni, non accenna a diminuire.

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