Mappe in 3D su Oslo vietate dal Governo norvegese
Oslo non avrà le mappe in 3D. Non sembrano esserci dubbi di interpretazione sulla decisione presa nelle scorse ore dal Governo norvegese in merito alla realizzazione di una mappatura in 3D della capitale per opera di Apple. Secondo quanto riportato dal quotidiano locale Aftenposten, infatti, l' Autorità Nazionale per la Sicurezza norvegese non avrebbe consentito il volo degli aeromobili utilizzati dall'azienda di Cupertino per la realizzazione delle funzionalità Flyover sulla città di Oslo.
Le ragioni che avrebbero spinto il Governo norvegese ad una simile decisione sarebbero da ricondurre ad una mera questione di sicurezza nazionale, in quanto i velivoli utilizzati da Apple sarebbero dotati di sofisticate fotocamere in grado di immortalare alcuni edifici dell'intelligence già vietati ai fotografi. A quanto pare, l'azienda di Cupertino non sembrerebbe essere disposta a perdere la possibilità di rappresentare una delle più importanti capitali europee e avrebbe già iniziato a trattare con le autorità norvegesi attraverso l'Ambasciata statunitense.
Importante sarebbe a tal proposito la mediazione del sindaco di Oslo Fabian Stang che in queste ore sarebbe al lavoro per trovare un compromesso con il Ministro della Difesa e consentire la realizzazione delle mappe relative alle aree principali della capitale norvegese. "Penso che le nuove applicazioni siano molto eccitanti" – ha dichiarato il sindaco Stang "e sono rilevanti anche per i turisti, sia per coloro che sono qui e quelli che stanno pensando di venire qui. Ho quindi chiesto al ministro di esaminare la possibilità di raggiungere un accordo, pur mantenendo le misure di sicurezza."
Ciò che appare decisamente singolare è il fatto che Apple, con l'acquisizione dell'azienda C3 Technologies nel 2011, aveva già a disposizione un ampio materiale fotografico per la realizzazione dell'area di Oslo. Non è, dunque chiaro il motivo per il quale il Governo norvegese abbia concesso la realizzazione di scatti fotografici a C3 Technologies e stia ostacolando l'analogo lavoro dell'azienda di Cupertino, ma non è da escludere una sostanziale riforma legislativa in materia di sicurezza.