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Mario Bellini, l’italiano che disegnò il primo Pc: “A Steve Jobs dissi due volte no”

Nella giornata di ieri alla Triennale di Milano è stato riacceso il primo personal computer al mondo: il modello P101 del 1965 prodotto da Olivetti, il cui design fu realizzato dall’italiano Mario Bellini.
A cura di Matteo Acitelli
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Nella giornata di ieri alla Triennale di Milano è stato riacceso il primo personal computer al mondo: il modello P101 del 1965 prodotto da Olivetti, il cui design fu realizzato dall'italiano Mario Bellini. Per l'occasione l'architetto milanese ha ripercorso la sua carriera e ai microfoni di Corriere.it ha evidenziato il rapporto con il fondatore di Apple Steve Jobs che per ben due volte provò a convincere Bellini di disegnare i prodotti Apple: "Dopo Aspen Jobs venne a trovarmi per ben due volte. Avevo lo studio in Corso Venezia e lui tentò di convincermi in tutti i modi di lasciarmi portare via per disegnare i prodotti Apple. Non sono pentito, anche ripensandoci volevo essere un architetto libero, non il disegnatore dei prodotti Apple. Anche in Olivetti non sono mai stato un dipendente, ma un consulente dal ’62 al ’92".

Nonostante il rifiuto da parte di Bellini, anche i primi prodotti del colosso di Cupertino devono qualcosa all’architetto milanese, riconosciuto come l'ideatore del computer da scrivania, noto anche come PC desktop: "Prima c’erano solo i calcolatori, la P101 è stata la prima macchina sorridente per l’operatore, la prima che poteva stare su una scrivania". La vicinanza di Mario Bellini ad Apple è visibile anche nello slogan della campagna pubblicitaria "Think Different" che la Apple utilizzò per promuovere i suoi prodotti, una frase che ricorda quella utilizzata per la promozione del P101 di Olivetti "Think Fast".

Mario Bellini è citato anche nella biografia autorizzata di Steve Jobs a cura di Walter Isaacson dove il suo nome viene accostato a quello di altri due italiani: il regista Bernando Bertolucci ed il designer di auto Sergio Pininfarina. In un estratto del libro si legge: "Il suo amore per il cupo look industriale della Sony diminuì quando, nel giugno del 1981, cominciò a partecipare al congresso annuale del design. Quell’anno lo stile del convegno era lo stile italiano, ed erano stati invitati l’architetto-designer Mario Bellini, il regista Bernando Bertolucci, il designer di auto Sergio Pininfarin". Dei tre personaggi però solo Bellini conquistò l'attenzione di Jobs che per ben due volte tentò di convincerlo ad entrare in Apple.

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