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Mark Zuckerberg e il team di Facebook sfilano al Gay Pride di San Francisco

Il fondatore di Facebook per la prima volta prende parte alla manifestazione con i dipendenti di Menlo Park. Insieme a Facebook, anche Google, EA, Zynga, Apple, Microsoft e il team Xbox.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Giugno è ormai tradizionalmente il mese del Gay Pride in quasi tutte le nazioni dell’occidente: dagli Stati Uniti all’Italia, milioni di persone si mobilitano per i diritti della comunità. Ieri è stato il giorno della manifestazione di San Francisco, un evento che non è passato inosservato, ma non tanto per la manifestazione in sé, piuttosto per i personaggi famosi ed importanti che hanno voluto dare il proprio contributo alla festa.

Tra i tanti spicca di certo la presenza a sorpresa tra i manifestanti a stelle e strisce quella di Mark Zuckerberg e di tutti i dipendenti di Facebook che divertendosi sono scesi in corteo. Il fondatore di Facebook, accompagnato da ben 700 dipendenti del social network, si è mostrato divertito e per nulla preoccupato per la sua incolumità, ponendosi al di sopra di un carro, un tipico tram della cittadina di San Francisco, in bella mostra con una maglietta viola con la scritta “Facebook”, adesivi e timbri con il pollice verso e la scritta “Like”.

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Il fondatore del social network ha interagito con tutti i presenti ridendo e scherzando senza sosta. E ha ribadito come nella sua società non vi sia spazio per la discriminazione. Una conferma più volte ripetuta anche dal video per la campagna “It Gets Better”.

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L'industria hi-tech da molti anni cerca di combattere la discriminazioni, da Facebook a Microsoft passando anche per altre realtà aziendali che hanno sempre dimostrato larghe vedute in fatto di tolleranza, di qualunque genere e specie. Proprio ieri al Pride di San Francisco anche Google ha voluto dire la propria con la partecipazione di oltre 1.400 suoi dipendenti, che hanno sfilato accanto a quelli di EA, Apple, Zynga, Microsoft, per non parlare del proprio intero team Xbox e molte altre società. Una stimata sfilata di personaggi famosi che ha visto una netta differenza con quella avvenuta in Italia dove pochissime sono le aziende tricolore che decidono di partecipare alla manifestazione.

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