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Mary Lee, lo squalo bianco star del web: un’app permette di seguire gli spostamenti

Ha 124mila follower su Twitter ma non è il classico influencer della Rete, stiamo parlando di uno squalo bianco di oltre cinque metri di lunghezza e due tonnellate di peso.
A cura di Matteo Acitelli
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Ha 124mila follower su Twitter ma non è il classico influencer della Rete, stiamo parlando di uno squalo bianco di oltre cinque metri di lunghezza e due tonnellate di peso. Si chiama Mary Lee e da qualche anno è diventata una star della Rete grazie all'associazione di tutela dell'ambiente marino Ocearch che le ha installato un segnalatore sul corpo che permette agli esperti di studiare i suoi spostamenti. Grazie a questo strumento, infatti, ogni volta che la sua pinna emerge dalle acque dell'Atlantico, manda un ping che viene captato da un satellite e salvato su una mappa elettronica che registra gli spostamenti.

Il progetto è nato per contrastare la paura del pubblico per gli squali bianchi che sta portando questa specie all'estinzione. Come spiegato dal fondatore di Ocearch Chris Fischer: "Dobbiamo riparare i danni di immagine causati dal film "Lo squalo", perché se non ci saranno più tanti pescecani come Mary Lee, il nostro ecosistema marino sarà rovinato". Gli studi evidenziano che dal 1986 al 2000 il numero di "great white" è sceso del 79%, un dato che preoccupa gli esperti. Tramite un'applicazione per smartphone il team di Ocearch permette ai visitatori in viaggio in America di scoprire in che posizione si trovano questi squali, così da venire a conoscenza degli spostamenti di Mary Lee e dei suoi nove figli nati nel maggio dell'anno scorso ma anche di molti altri pescecani che si trovano nell'oceano Atlantico e che vengono monitorati costantemente da questa associazione.

Grazie al lavoro di questo gruppo di ricercatori che negli anni sono stati intervistati da tutte le principali testate giornalistiche e televisioni tra cui anche il National Geographic, Fischer ed i suoi collaboratori provano a sensibilizzare gli utenti: "Certo, nessuno di noi vuole essere azzannato. Ma la paura è statisticamente infondata". Nell'ultimo anno sono stati registrati 81 attacchi di squali bianco contro esseri umani, un numero decisamente limitato se paragonato alle oltre 3500 persone che sono affogate solo negli Stati Uniti.

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