"Il nostro paese è stato fondato sulla promessa che tutte le persone saranno uguali". Inizia così il post di Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, per celebrare la legalizzazione dei matrimoni gay in tutti gli Stati Uniti. "Oggi abbiamo fatto un altro passo verso il raggiungimento di questa promessa". Zuckerberg ha voluto omaggiate la realtà LGBT allegando un'immagine raffigurante il numero di persone iscritte a gruppi legati alla comunità gay: nel 2008 la mappa degli USA mostra solo quale picco sparso, mentre nel 2015 tutti gli stati possiedono una forte presenza dei gruppi LGBT.
"Sono davvero felice per tutti i miei amici e per tutti quelli che possono finalmente celebrare il proprio amore ed essere riconosciuti come coppie dalla legge" ha continuato Zuckerberg. "Abbiamo ancora molto da fare per ottenere l'eguaglianza completa per tutti nella nostra comunità, ma ci stiamo muovendo nella direzione giusta". Il social network ha inoltre attivato un'ulteriore iniziativa che permette a chiunque di mostrare il proprio supporto alla decisione degli Stati Uniti. All'indirizzo Facebook.com/celebratepride è possibile attivare una versione alternativa del proprio avatar caratterizzata dai colori dell'arcobaleno, simbolo dell'orgoglio LGBT.
La Corte Suprema statunitense ha stabilito, con una maggioranza di 5 contro 4, che il matrimonio è un diritto garantito dalla Costituzione anche per le coppie gay: ciò vuol dire che tutti gli Stati della federazione dovranno consentire a due persone dello stesso sesso di sposarsi e riconoscere i matrimoni omosessuali contratti in qualsiasi parte degli Usa. Fino ad oggi il tema era stato lasciato in mano ai singoli Stati: 37 quelli che hanno deciso, nel corso degli anni, di legalizzare le nozze omosessuali (più il District of Columbia).