Maxi-attacco hacker al governo Usa: più di 21 milioni di cittadini coinvolti
A poco più di un mese dal più grande attacco hacker mai lanciato contro una struttura del governo USA, giovedì le autorità statunitensi hanno diffuso i primi dati sull'operazione che ha coinvolto più di 21 milioni di cittadini Usa. Come riportato dalle autorità, l'attacco informatico ha colpito 19,7 milioni di persone che hanno riempito i moduli per potere lavorare nelle agenzie legate all’amministrazione statale più 1,8 milioni di parenti dei dipendenti tra mariti, spose o compagni. I moduli compilati dai cittadini contengono documenti molto delicati: dati personali, contatti, viaggi, amicizie, situazione economica e molte altre informazioni sensibili. Secondo una prima ricostruzione i cyber ladri sarebbero riusciti ad ottenere l'accesso al database contenente lo screening di tutti i dipendenti. Questo comporta rischi legati ad eventuali ricatti e pressioni da parte dei pirati informatici entrati in possesso dell'enorme quantità di informazioni, soprattutto se le vittime ricoprono ruoli all'interno dei dipartimenti della difesa o della sicurezza.
La stampa americana afferma che oltre ai moduli con i dati personali, gli hacker sarebbero riusciti ad ottenere anche i numeri del Social Security e le schede con circa un milione di impronte digitali. Insomma, un attacco informatico davvero molto esteso che secondo alcune importanti testate giornalistiche sarebbe opera di pirati informatici con base in Cina che spesso agiscono in collaborazione con i servizi segreti di Pechino. Secondo diverse fonti il cyberattacco al governo Usa ha un'estensione ancora maggiore e molto probabilmente nelle prossime ore saranno rilasciate maggiori informazioni a riguardo. Nelle ultime settimane sono stati registrati numerosi attacchi ai danni di sistemi informatici Usa come ad esempio l’improvviso blocco dei computer della Borsa di New York anche se, in questo caso, le autorità hanno attribuito il problema ad un upgrade di sistema.
