Mercato search, per Google è il calo più pesante dal 2009 e Yahoo ne approfitta
Google perde quote di mercato negli Usa per quanto riguarda il mercato del search, il vero core-business del colosso di Mountain View. Non è la prima volta che succede, ma di sicuro è il più pesante calo dal 2009 ad oggi. In pratica, secondo quanto rilevato dai ricercatori di StatCounter, Google avrebbe visto calare la propria quota di mercato svendendo fino al 75,2% durante il mese scorso, ossia dicembre 2014. La rilevazione effettuata durante lo stesso periodo del 2013 riportava Google con una quota di mercato del 79,3, quindi un calo, in un anno, di quasi 4 punti percentuali.
E sempre gli stessi ricercatori di StatCounter rilevano che ad avvantaggiarsi di questo calo sia stato Yahoo!, il motore di ricerca che vede aumentare la sua quota di mercato, passando in un anno dal 7,4% al 10,4% di dicembre 2014. E per l'azienda guidata da Marissa Mayer si tratta del livello più alto mai raggiungo da cinque anni a questa parte, per ciò che riguarda le rilevazioni di StatCounter.
Il tonfo di Google, e la conseguente ascesa di Yahoo, è molto probabile che sia dovuto al recente accordo tra Firefox e lo stesso Yahoo!, accordo che ha portato la Fondazione a scegliere proprio Yahoo come motore di ricerca di default sul proprio browser, abbandonando il motore di ricerca di Larry Page e Sergey Brin. Una scelta dunque che avrebbe danneggiato proprio Google, offrendo a Yahoo! la possibilità di raggiungere nuovi utenti e di poter accrescere la sua quota di mercato.
Un risultato dunque che potrebbe dare alla Mayer nuove opportunità di crescita per la sua azienda e nuove possibilità di partnership, per fare in modo che l'azienda di Sunnyvale possa incrementare sempre di più il suo traffico. E questo comporterebbe anche la possibilità di poter davvero puntare a contrastare il rivale di sempre, cioè Google.
E alla perdita di traffico nelle ricerche da pc potrebbe presto aggiungersi, per Google, anche quella nelle ricerche da Mobile, ossia da smartphone e tablet. Secondo alcuni recenti roumors, infatti Apple starebbe pensando di togliere Google come motore di ricerca di default sul suo browser Safari, che consente di navigare sul web da iPhone e iPad. E, sempre secondo Statcounter, da Safari a dicembre è passato il 54% di tutto il traffico internet generato da dispositivi mobili in Usa.
Insomma, Google comincia ad avere problemi sul suo core-business come mai era accaduto negli ultimi anni. Di certo, bisognerà attendere le evoluzioni di mercato per capire se davvero Firefox riesce a crescere davvero, il che significa recuperare il terreno perso in questi anni grazie all'arrivo sul mercato dei browser di Chrome, il browser di Google.