Mercato Unico delle Telecomunicazioni realtà in primavera?
"La legislazione proposta è una grande notizia per il futuro del mobile e di Internet in Europa. […] Non si tratta solo di sostenere il settore delle telecomunicazioni, ma di supportare lo sviluppo sostenibile di tutti i settori"
Questo è un estratto delle dichiarazioni di Neelie Kroes, Commissario dell'Agenda Digitale UE, accusata di voler compromettere il futuro della rete e delle telecomunicazioni con il pacchetto di norme previste dal documento per la costituzione di un mercato unico europeo delle telecomunicazioni presentato ieri e di probabile adozione entro la primavera.
Josè Barroso sostiene le misure proposte, definendole "essenziali per la competitività e l'occupazione". Ma vediamo i punti essenziali:
– stabilizzazione delle tariffe per l'accesso alla rete in rame;
– abbattimento costi per il roaming (chiamate in entrata e in uscita);
– licenza singola per gli operatori Tlc per operare in tutti i 28 Stati;
– possibilità di cambiare operatore all'estero mantenendo la stessa sim card;
Ci saranno due tipologie di rete accessibili: una per gli usi comuni e diffusi che sarà senza restrizioni e open; un'altra per il traffico dati più ingente (per esempio la visualizzazione di video on demand) con restrizioni. I prezzi saranno differenziati, e questo potrebbe rappresentare un problema, non un beneficio.
Un mercato comune della rete non significa un mercato libero e accessibile a tutti. Forse l'industria ne risentirà, ipotizza il parlamentare Stefano Quintarelli.