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Nasce IRPILEAKS, la Wikileaks tutta italiana per segnalare gli abusi anonimamente

Si tratta di uno strumento pensato per chi vuole divulgare informazioni “confidenziali”. Sfrutta il sistema di navigazione Tor per consentire la comunicazione con i giornalisti dell’IRPI in via anonima e protetta.
A cura di Matteo Ferrara
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Nel giornalismo investigativo la figura del leaker, cioe’ della ‘gola profonda’ è fondamentale. In alcuni casi solo i “leaks” di persone coraggiose possono rivelare comportamenti scorretti di politici o uomini di potere o tentativi di insabbiare informazioni importanti per la cittadinanza.

Lorenzo Bodrero

Un sussurro al web invece che è un "soffio nel fischietto". L'Italia rappresenta uno di quei luoghi in cui, purtroppo, è in alcuni casi particolarmente pericoloso segnalare illeciti, abusi o soprusi. Al fine di evitare esposizioni mediatiche o ritorsioni verso coloro che decidano di farlo, è nata IRPILEAKS, piattaforma di segnalazione, che grazie al software GlobaLeaks con la quale è costruita e alla tecnologia Tor per la protezione digitale dell'anonimato, consente di divulgare informazioni confidenziali in via anonima.

Creato dal Centro Studi Hermes per la trasparenza e i diritti umani in rete, GlobaLeaks rappresenta infatti “La prima piattaforma realizzata in software libero, che ha l'obiettivo di abbattere le barriere che ostacolano la creazione di iniziative di whistleblowing" dice Claudio Agosti, presidente di Hermes, che continua affermando che: "abbiamo notato anni fa che la rete avrebbe potuto raggiungere tuttequelle persone che soffrono silenziosamente l'omertà, che hanno perso la speranza di poter risolvere i problemi che li circondano. La tecnologia non può risolvere di certo questi problemi, ma può almeno agevolare la persona che vuole raggiungere chi è disposto ad ascoltarlo e ad indagare sul suo caso, per comprendere se è nel pubblico interesse”.

Le segnalazioni dei whistleblowers, conosciuti in italiano come ‘vedette civiche’, possono infatti giocare un ruolo fondamentale per quei giornalisti che agiscono come “cani da guardia” della democrazia. In questo caso, i giornalisti investigativi che riceveranno le informazioni dalla nuova piattaforma sono quelli dell’Investigative Reporting Project Italy (IRPI), primo centro di giornalismo d’inchiesta transnazionale in Italia, che si occuperà di studiarle e di affrontarle, presentando sotto forma di inchieste giornalistiche da veicolare attraverso i media mainstream quelle ritenute di interesse pubblico.

Sul sito di IRPI alla sezione INFORMACI troverete tutte le informazioni sul software e una guida sui rischi connessi al leaking e sui comportamenti da adottare per proteggere la propria identità. Per sostenere il progetto, IRPI ha ideato una campagna di raccolta fondi su Indiegogo per raccogliere fondi destinati a coprire i costi di base del progetto, come il noleggio del server sicuro su cui poggia la piattaforma e le spese promozionali per pubblicizzare l’iniziativa.

 

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