Un nuovo caso di smartphone esploso. Questa volta a New York e ad aver preso fuoco è stato un iPhone 4, provocando ustioni di terzo grado al suo proprietario. È successo lo scorso 14 febbraio e ha costretto l'uomo, Erik Johnson, a correre in ospedale, dove è stato trattenuto 10 giorni nel reparto ustioni. Il ventinovenne del New Jersey si stava chinando per raccogliere le chiavi di casa che gli erano cadute. Poi il calore e l'esplosione. È solo l'ultima notizia riguardante l'autocombustione di uno smartphone, un'eventualità che negli ultimi anni ha riguardato qualsiasi tipo di dispositivo, dagli iPhone agli Android.
"Ho immediatamente sentito il bruciore e ho visto una nuvola di fumo uscire dalla mia tasca" ha spiegato Johnson "Non riuscivo a togliermi il telefonino dalla tasca così ho dovuto strapparmi i pantaloni". Dopo essersi recato in ospedale, Johnson ha riferito alla polizia di aver avvertito un forte bruciore alla gamba sinistra, proprio dove il telefono si trovata a contatto con la pelle. "Ho sentito prima un lieve scoppio, poi ha iniziato a frizzare, quindi a bruciarmi la gamba" ha continuato l'uomo "Non si è nemmeno riscaldato gradualmente, è diventato subito rovente". Le cause che hanno portato all'autocombustione sono ancora sconosciute.
Johnson ha passato dieci giorni in terapia a causa delle ustioni di terzo grado riportate alla gamba sinistra. Ora sta già pensando ad un'azione legale nei confronti di Apple, che nel frattempo ha aperto un'indagine. "Anche se è successo una sola volta, è una volta di troppo" ha commentato il legale di Johnson "Cosa sarebbe successo se fosse capitato a un bambino?". Lo scorso febbraio un iPhone 5 era esploso nella tasca di una studentessa, ustionandola gravemente. A dicembre, invece, un LG G3 è esploso e ha preso fuoco, incendiando un materasso e le coperte e provocando un buco nel materasso del proprietario.