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News media: le 10 previsioni per il 2011 – come cambierà l’informazione online 2/2

L’informazione online sta affrontando enormi cambiamenti e il 2011 sarà l’anno dei mutamenti definitivo: dalla scomparsa del corrispondente dall’estero, alla nascita della tv interattiva.
A cura di Anna Coluccino
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Come promesso, continuiamo la nostra analisi sul mondo dei news media e, soprattutto, sulle novità che investiranno questo settore nel 2011. Abbiamo già commentato le prime 5 previsioni possibili per il nuovo anno ed ora non ci resta che tuffarci ancor più a fondo nel problema, alla ricerca di plausibili ipotesi di cambiamento.Ecco, quindi, gli altri 5 pronostici per il 2011.

6. Il corrispondente dall'estero scomparirà. In sostanza, se un tempo il corrispondente era una figura centrale, necessaria perché si venisse a conoscenza di ciò che accadeva "dall'altra parte del mondo", oggi il suo ruolo appare superfluo, ridondante. Per gettare uno sguardo sulle vicissitudini che investono una precisa porzione del pianeta, infatti, non si deve far altro che provare a contattare le persone che abitano quell'area e che fanno uso della rete in maniera mirata e consapevole. Basti guardare al modo in cui le notizie sui tragici eventi del 2010 si sono diffuse, ovvero grazie all'inside look che le persone direttamente coinvolte negli eventi decidevano di offrire al mondo della rete. Queste tendenza non potrà far altro che crescere, anche in considerazione di un altro fattore: è facile ed economica. Tutto ciò non è necessariamente un bene, la sopravvivenza di ruolo professionale, analitico, competente che sappia raccontare e commentare gli eventi è auspicabile e, sinceramente, speriamo che in questo caso vecchio e nuovo trovino il modo di convivere.

7. La pressante richiesta di contenuti originali costringerà i grandi mass media a rivolgersi a media specialistici. Si tratta di un fenomeno a cui abbiamo già assistito. Sempre più spesso i grandi network (vedi CNN e New York Times) affidano la sezione tecnologica del loro web journal a siti specializzati un tempo considerati elitari. Questo accade perché la moltiplicazione dei contenuti in rete porta a dover produrre, necessariamente, brani originali e di grande qualità, di modo che i media più prestigiosi siano in grado di distinguersi dalla massa. Sono lontani i tempi in cui le news tecnologiche non erano altro che brevi anse copia-incollate da una testata all'altra. Infine, i grandi mass media saranno costretti a ritagliarsi la figura di "curatori finali" più che di veri e propri "editor o redattori", anche a causa della crisi, infatti, le risorse umane a disposizione scarseggiano e le aree di interesse si moltiplicano.

8. I contenuti offerti dai social network sono destinati a diventare vere e proprie "Storie". Sempre a causa della moltiplicazione dei contenuti, infatti, i principali new media (Youtube, Facebook, Twitter…) dovranno affrontare la sfida che consiste nel rendere il più possibile appetibili i propri contenuti, differenziandoli dal resto e facendo in modo che appaiano decisamente più cool rispetto a tutto ciò che si trova in giro per la rete. La produzione di video virali corporate, in questo senso, subirà una brusca accelerazione, e -più in generale- ci si preoccuperà dell'abbellimento dei contenuti, ideando magari modalità di presentazione innovative che riuscano ad imporre il proprio "suono" all'interno del costante rumore bianco prodotto dal web.

9.  Il rapporto tra testate giornalistiche e social network andrà stringendosi sempre più. Tutti coloro che si occupano di informazione online non potranno prescindere dal creare un relazione via via sempre più fitta con i social network e con Facebook in particolare, e non solo in termini di strategia marketing, ma anche e soprattutto in termini di compenetrazione.

10. Nascerà la TV interattiva. C'è da dire, infatti, che non è la prima volta che si tenta di aprire una sezione di mercato dedicato alle IP TV, ora però  sembra che i tempi siano maturi. Le persone passano sempre più tempo in rete di quanto ne trascorrano di fronte alla TV, ed è crescente il numero di utenti che preferisce guardare i programmi televisivi tramite il PC. Questo significa, volente o nolente, che se la TV vuole sopravvivere deve internettizzarsi. Più che come una previsione per 2011, infatti, quest'ultimo pronostico andrebbe preso come un consiglio.

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