L'account Twitter di Forza Nuova è stato bloccato dal social network nella serata di ieri, insieme ai profili del segretario Roberto Fiore e del vicesegretario Giuseppe Provenzale. Secondo la piattaforma, gli account sospesi nelle ultime ore hanno violato le regole del portale, come peraltro già successo in passato su altri social come Facebook e Instagram. In questo caso nel 2019 il partito neofascista fu bloccato dalle piattaforme dove, spiegava Facebook, "le organizzazioni che diffondono odio o attaccano gli altri sulla base di chi sono non possono trovare posto".
Da ieri sera i tre profili associati al partito sono quindi irraggiungibili, compreso quello principale legato a Forza Nuova. Twitter ha quindi bloccato definitivamente l'account di Roberto Fiore seguito da 19.000 persone, quello di Giuseppe Provenzale con 1.900 follower e il profilo principale di Forza Nuova che, al momento del blocco, aveva 17.000 seguaci. Nel 2019 a finire nel mirino dei social di Zuckerberg fu anche la presenza online di CasaPound, che però rispose con un ricorso in quanto "vittima di un attacco discriminatorio da parte dei colossi del web".
Il ricorso fu accolto dal giudice, che ordinò a Facebook di abilitare nuovamente i profili social di CasaPound e di pagare spese legali (15.000 euro) e rimborso (800 euro) per ogni giorno di inattività del profilo. Nel caso di Forza Nuova, invece, il ricorso fu respinto e la decisione reputata legittima: sulle piattaforma di Facebook il partito non è più presente da allora. Resta da capire se nei prossimi giorni l'organizzazione deciderà comunque di riprovare a presentare ricorso contro questa decisione o se dovrà rassegnarsi a restare senza profili social, visto anche lo spostamento del partito neofascista sotto il cappello di Italia Libera insieme a no vax e no mask.