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Nintendo, grazie a Pokémon Go ora vale più di Sony

Nei primi giorni di luglio Nintendo godeva di una valutazione di circa 20 miliardi di dollari. Oggi, invece, vale poco meno di 40 miliardi di dollari. Più di Sony.
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A cura di Marco Paretti
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Un'impennata clamorosa, quasi impossibile da paragonare a quella di altre realtà nel corso degli ultimi anni. Basta osservare l'andamento delle azioni Nintendo per comprendere l'impatto che una "semplice" applicazione ha avuto sul valore dell'azienda, ormai più che raddoppiato rispetto all'inizio di luglio. Pokémon Go si è trasformato in un fenomeno internazionale nonostante il suo rilascio lento abbia coinvolto un paese alla volta, garantendo all'azienda una scalata vertiginosa in Borsa. Nei primi giorni di luglio Nintendo godeva di una valutazione di circa 20 miliardi di dollari. Oggi, invece, vale poco meno di 40 miliardi di dollari. Più di Sony.

Lo scorso venerdì le azioni dell'azienda di Kyoto hanno peraltro stabilito un nuovo record, diventando quelle più scambiate della storia della Borsa di Tokyo. Oggi, invece, è arrivato il sorpasso di un altro colosso giapponese: Sony si è dovuta inchinare al successo di Pokémon Go e, nonostante la sua valutazione sia sempre stata ben distante da quella di Nintendo, ora è di quasi 2 miliardi di dollari inferiore rispetto a quella dell'azienda di Kyoto. Merito di una Poké Mania improvvisa che ha letteralmente catturato chiunque in qualsiasi luogo del mondo e che ora sta portando nelle casse di Nintendo milioni di dollari ogni giorno.

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La scalata verso una valutazione record è iniziata pochi giorni dopo la pubblicazione iniziale, avvenuta lo scorso 6 luglio in Australia, Stati Uniti e Nuova Zelanda. La passione per i mostriciattoli tascabili ha portato subito gli utenti degli altri paesi a scaricare l'app per vie traverse – sia su iOS che su Android – generando le prime avvisaglie di un fenomeno in rapida crescita. Poi è arrivato il boom, con gli utenti unici giornalieri capaci di superare quelli di Tinder e di raggiungere quelli di Twitter. Era solo l'inizio di un fenomeno ora incredibilmente forte, ma il cui futuro resta tuttora incerto: riuscirà Nintendo a mantenere questo predominio?

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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