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“No alle foto dei figli sui social”: il garante della Privacy lancia l’allarme pedopornografia

Nella mattinata di oggi a Montecitorio è stata presentata la relazione del Garante della privacy sull’attività del 2016, un documento che mette in allarme gli utenti che navigano in Rete. Come spiegato dal presidente Antonello Soro, bisogna prestare attenzione “ai tanti grandi fratelli che governano la rete”.
A cura di Matteo Acitelli
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Nella mattinata di oggi a Montecitorio è stata presentata la relazione del Garante della privacy sull'attività del 2016, un documento che mette in allarme gli utenti che navigano in Rete. Come spiegato dal presidente Antonello Soro, bisogna prestare attenzione "ai tanti grandi fratelli che governano la rete". Come spiegato da Soro nel corso del suo intervento in presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della presidente della Camera Laura Boldrini: "Un numero esiguo di aziende, i monopolisti del web, possiede un patrimonio di conoscenza gigantesco e dispone di tutti i mezzi per indirizzare la propria influenza verso ciascuno di noi, con la conseguenza che un numero sempre più grande di persone – tendenzialmente l'umanità intera – potrà subire condizionamenti decisivi".

Durante il 2016 il Garante della privacy ha analizzato nel dettaglio alcuni fenomeni tra cui quello dei profili fake che Soro ha definito "autismo informativo" e la tutela dei dati online. Non è mancata poi una parentesi relativa al crescente problema della libertà d'espressione in Rete che troppo spesso degenera: "Dalla violenza verbale da parte di chi, in rete, supera ogni freno inibitorio erroneamente confidando nell'anonimato fino all'estremo dell'esibizione online di atti omicidi, da parte dei loro stessi autori, in un crescendo di lucidissima follia".

Altro argomento analizzato da Antonello Soro è quello relativo alla pedopornografia online, un problema in forte crescita soprattutto nel dark web. Solo nel 2016 sono state trovate più di due milioni di immagini, circa il doppio rispetto al 2015, complici – sottolinea Soro – "i social network in cui genitori postano le foto dei figli". Per quanto riguarda la cybersecurity invece è stato sottolineato che nel 2016 gli attacchi informatici hanno causato alle imprese italiane danni per oltre 9 miliardi di euro.

Infine la relazione si è concentrata sul tema del "telemarketing selvaggio" che secondo i dati diffusi nella mattinata di oggi dal febbraio 2011 alla fine del 2016 ha generato oltre 25.000 segnalazioni per violazione del Registro pubblico delle opposizioni: "Il Garante ha accertato rilevanti illeciti da parte di società di telefonia e ha svolto ispezioni presso alcuni call center albanesi".

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