No, non esiste nessun video WhatsApp che ti hackera il telefono: è una bufala

Sulla piattaforma di messaggistica WhatsApp circolano regolarmente bufale e fake news non verificate esattamente come una volta circolavano via email e poi sulle prime app di messaggistica veramente diffuse, come il vecchio Windows Messenger. L'ultima notizia falsa che sta diffondendosi su WhatsApp riguarda un presunto video intitolato "India is doing it" o "India lo sta facendo": nel messaggio vengono messi in allarme gli utenti sull'esistenza di questa clip che — se vista — avrebbe il potere di violare il telefono e renderlo preda di hacker. La minaccia però non è reale: il video non esiste, e il messaggio che lo riguarda è progettato semplicemente per diffondersi come una catena di sant'Antonio.
La bufala del video che contiene un virus
I primi avvistamenti della bufala risalgono ancora all'autunno dell'anno scorso e si riferiscono a una versione in lingua inglese o ad alcune varianti che esprimono lo stesso concetto. In tutte si parla di un virus mascherato da video nel quale verrebbe mostrato cosa stia facendo l'India per contrastare la diffusione del coronavirus — da qui il titolo "India is doing it". Nel resto del messaggio viene lanciato l'inutile allarme: il video conterrebbe un pericoloso virusin grado di prendere il controllo del telefono in meno di 10 secondi, e non andrebbe assolutamente visto. In realtà non c'è pericolo: il video non esiste neppure, e online non se ne trova traccia.
L'arrivo in Italia
Questo non ha fermato però la corsa del messaggio allarmistico, che in effetti si chiude con la richiesta di diffusione presso parenti e amici ovvero nella trasformazione in una vera e propria catena di sant'Antonio. Come è successo in passato ad altri contenuti di questo genere, il messaggio è stato tradotto in più lingue ed è finito recentemente a circolare tra gli utenti WhatsApp del nostro Paese. Il titolo del video riportato questa volta è a "India lo sta facendo" — una traduzione dall'originale "India is doing it" — ma la sostanza non cambia.
I riferimenti alla lotta al coronavirus, uniti al fatto che "i telegiornali ne stanno parlando" (un altro elemento presente nel testo della bufala) sono pensati appositamente per far percepire ai destinatari un senso di plausibilità e di interconnessione con i fatti del momento. In molti casi l'effetto è sufficiente a far loro inoltrare il messaggio a chi vogliono bene, per sicurezza. L'inoltro in realtà è innocuo, ma anche inutile.