Obama annuncia restrizioni alle attività di intelligence sui leader internazionali
Il presidente Usa Barack Obama interviene nelle attività di intelligence annunciando nuove misure, dopo lo scandalo "Datagate", nato dalle rivelazione dell'ex-tecnico della CIA Edward Snowden, che ha coinvolto pesantemente la NSA. Da oggi le agenzie di intelligence americane, quindi la stessa NSA o anche la CIA, potranno continuare a svolgere le loro attività, ma con dei limiti che riguardano l'uso delle informazioni che coinvolgono personalità internazionali.
Il limite sta nel fatto che adesso le agenzie, possono si continuare a spiare le attività dei leader politici internazionali (sotto la vigilanza dell'amministrazione Obama), ma hanno 5 anni di tempo per cancellare tutte le informazioni private acquisite accidentalmente su cittadini americani non al centro di indagini. Lo stesso vale anche per i dati riguardanti cittadini stranieri. Queste le misure che l'amministrazione Obama ha annunciato essere contenute in un nuovo rapporto che segue la direttiva di Obama del gennaio 2014. Quella direttiva che si rese necessaria dopo che i rapporti con i leader internazionali, come Angela Merkel o la presidente del Brasile Dilma Rousseff, insieme ad un'altra trentina di personalità politiche, si erano incrinati non poco, in seguito alla scoperta delle intercettazioni che li riguardavano.
Queste stesse misure sono state accolte in maniera fredda dagli esperti e dai media statunitensi, sottolineando che queste misure non contengono quelle restrizioni che era necessario assumere in questo momento. In pratica quello che viene messo in discussione è che la NSA sembra mantiene la sua posizione che aveva prima dello scandalo, senza subire alcuna conseguenza dallo scandalo che l'ha coinvolta.
In realtà, l'amministrazione Obama sottolinea che oggi la NSA ha migliorato i suoi processi e che vigilerà direttamente con verifiche periodiche proprio sull'attività di intelligence che riguarderà i leader internazionali.
E sono molti i media americani che sottolineano la combinazione tra la pubblicazione di queste nuove misure con la prossima visita da Obama del cancelliere tedesco Angela Merkel (in programma la settimana prossima), il cui telefono, come risultò poi dal "Datagate", era spiato dai servizi di intelligence, mettendo in evidente imbarazzo lo stesso Barack Obama.
Le nuove misure adottate coinvolgono anche l'attività di intelligence domestica che restano sostanzialmente invariate. E questo è bastato per riaccendere le polemiche verso l'amministrazione Obama da parte delle associazioni a difesa della privacy dei cittadini, le quali mettono in risalto il fatto che l'enorme mole di dati raccolti non ha impedito l'affermarsi di complotti di stampo terroristico.