Oilproject, in arrivo anche in Italia i corsi gratuiti online
Oilproject, la più grande scuola online in Italia con 250.000 studenti nell'ultimo anno, si rinnova radicalmente presentando questa mattina all'evento #iSchool al Palalottomatica di Roma davanti a 5000 studenti e al Ministro dell'Istruzione Francesco Profumo un nuovo sito web, e più di 400 nuovi contenuti. Tutto questo seguendo il trend internazionale sempre più rilevante dell'online school, a partire da esempi statunitensi come Coursera e KhanAcademy.
Oilproject non ospiterà più solo videolezioni: da oggi con i “corsi”, composti da video, testi ed esercizi, il percorso di apprendimento è più strutturato e completo, includendo anche strumenti di verifica delle conoscenze apprese. Ogni navigatore può iscriversi gratuitamente al corso e seguire passo-passo l'iter formativo ideato dalla redazione di Oilproject o da qualsiasi altro utente.
Chiunque può infatti proporre contenuti a Oilproject. “Ognuno è potenzialmente insegnante di qualcosa, se c'è chi lo vuole stare ad ascoltare” – racconta Stefano Capezzuto, responsabile dei Contenuti di Oilproject. Contestualmente al lancio della nuova piattaforma (ancora in versione beta) Oilproject presenta oggi un enorme archivio di più di 400 nuovi video, testi ed esercizi. Le materie? Biologia, Chimica, Scienze della Terra, Astronomia, Ecologia, Fisica, Matematica, Letteratura italiana, Letteratura inglese, Web design.
“Un corso di Fisica come quello che presentiamo oggi a cura di Massimo Temporelli adesso, sul Web italiano, semplicemente non esiste” – spiega Marco De Rossi, fondatore di Oilproject – “In un contesto preoccupante in cui il MIUR sperimenta pochissimo e gli editori scolastici tradizionali si limitano ad allegare CD ai loro costosi libri, il nostro è un tentativo costruttivo di proporre qualcosa di diverso. Il fatto che a farlo siano studenti come noi non è un dettaglio”.
Presentate inoltre 75 lezioni a cura di un gruppo di studenti di matematica dell'Università di Pisa. Obiettivo: convincere i loro colleghi delle scuole superiori a iscriversi a matematica.
“Le Università, nonostante i nostri numeri, non hanno voluto collaborare con noi. Allora abbiamo fatto da soli, facendoci aiutare dai loro studenti. In Italia, se si vuole concretizzare qualcosa, è sempre meglio fare prima di pensare. La nostra proposta didattica è sicuramente molto migliorabile. Però intanto esiste, ed è utile a centinaia di migliaia di persone” – conclude Marco De Rossi.