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Online il modulo per farsi rimborsare Windows preinstallato

La sentenza della Corte di Cassazione ha, come previsto, suscitato molto clamore. Il principio sancito dalla sentenza è che il sistema operativo Windows non è parte integrante del pc e il consumatore ha diritto ad essere rimborsato. E proprio per questo ADUC prevede una valanga di richieste e mette a disposizione online il modulo da usare.
A cura di Francesco Russo
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La sentenza della Corte di Cassazione ha, come previsto, suscitato molto clamore. In sostanza la Suprema Corte ha dato ragione al fiorentino Marco P. che chiedeva di essere rimborsato da HP, la marca del pc da lui acquistato nel 2005, in quanto no riteneva di accettare la licenza d'uso. E quindi la sentenza sancisce un principio che si allinea molto a quello di libero mercato, specie sei si fa riferimento ai casi, negli Usa e anche in Europa, che hanno riguardato Microsoft. Il principio che ne deriva dalla sentenza è quello per cui il sistema operativo Windows non è parte integrante del pc e il consumatore ha diritto ad essere rimborsato del prezzo del sistema operativo nel momento in cui rinunci ad accettare le condizioni di licenza d'uso del software che vengono proposte al primo avvio della pc.

Nella sentenza, infatti, la Cassazione precisa che:

Chi acquista un computer sul quale sia stato preinstallato dal produttore un determinato sistema operativo ha il diritto, qualora non intenda accettare le condizioni della licenza d’uso del software propostegli al primo avvio del computer, di trattenere quest’ultimo restituendo il solo software oggetto della licenza non accettata, a fronte del rimborso della parte di prezzo ad esso specificamente riferibile".

Il consumatore fiorentino si è visto riconoscere un rimborso di 140 € per Microsoft Windows XP Home Edition e per il software applicativo Microsoft Work 8. Ora, avverte ADUC, associazione di consumatori, la conseguenza della stessa sentenza potrebbe essere una valanga di richieste di rimborsi. Sul sito dell'associazione esiste già un modulo "Richiesta rimborso Microsoft Windows pre-installato", e il consiglio dell'associazione è quello di "procedere subito con una messa in mora, tramite raccomandata A/R, al produttore del proprio pc (o altro supporto in cui si trova sempre già installato un software Microsoft che non si vuole utilizzare)".

Di fronte a questa possibilità è dunque lecito pensare, come sostiene ADUC, che saranno in tanti a muoversi per la richiesta di rimborso, proprio per il fatto che la Cassazione va a chiudere il cerchio su un tema molto sentito dai consumatori stessi e sul quale mancava una parola definitiva. E, dopo nove anni, quindi dopo un inter giudiziario lungo, arriva a termine.

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