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Ora gli operatori fatturano a 28 giorni: tariffe aumentate dell’8,6%

Da qualche mese gli operatori di telefonia mobile hanno cominciato a fatturare riducendo il periodo a 28 giorni, con la conseguenza che le mensilità da pagare per gli utenti passano da 12 a 13 e le tariffe aumentano dell’8,6%.
A cura di Francesco Russo
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Da qualche mese gli operatori di telefonia mobile hanno cominciato a fatturare riducendo il periodo a 28 giorni, con la conseguenza che le mensilità da pagare per gli utenti passano da 12 a 13 e le tariffe aumentano dell'8,6 percento. Una delibera di Agcom, del marzo di quest'anno, la 121/17/CONS Agcom, permetteva questa modalità di fatturazione come facoltativa, ma le compagnie sono andate avanti per la fatturazione a 28 giorni, ossia ogni 4 settimane. Tutto questo sta portando molta agitazione tra gli utenti delle varie compagnie che stanno attivando questa modalità, con una crescita esponenziale di ricorsi fatti attraverso le associazioni dei consumatori. La fatturazione a 28 giorni non è permessa, come deliberato da Agcom, agli operatori di telefonia fissa, una situazione che le stesse compagnie non hanno digerito al punto da fare esse stesse ricorso contro Agcom. Ma non sono solo le compagnie telefoniche che si stanno orientando verso questa nuova modalità di fatturazione, infatti anche Sky si sta muovendo in questa direzione.

Si potrebbe parlare di caso, di una situazione che sta per diventare sempre più confusionaria con una situazione di mercato tariffario in cui crescono le lamentele degli utenti contro la fatturazione a 28 giorni, da una parte, e con le compagnie telefoniche di rete fissa che invece vorrebbero attivare la modalità di fatturazione a 4 settimane, dall'altra. È una situazione che vede uno scontro aperto tra compagnie telefoniche e utenti a colpi di ricorsi. Una situazione tale che neanche la stessa Agcom finora è riuscita a placare, tra l'altro comminando nuove sanzioni alle tre principali compagnie attive nel mercato italiano.

Visto l'aumentare delle tariffe dell'8,6 percento, con conseguente aumento delle mensilità da pagare da 12 a 13, il Codacons ha deciso di affiancare tutti quei cittadini che decideranno di fare ricorso, mettendo a disposizione gli strumenti per un "reclamo/diffida con richiesta di rimborso di quanto versato illegittimamente in più per ogni bolletta a 28 giorni inviata dal gestore in indirizzo". In caso di mancato riscontro da parte dell’operatore entro 30 giorni (o di risposta negativa alla richiesta di rimborso), l'associazione metterà a disposizione "il formulario Ug parzialmente precompilato (a eccezione dei dati personali) in relazione alla fatturazione a 28 giorni, così da accedere alla conciliazione presso i Corecom e richiedere l'applicazione degli indennizzi automatici". Per aderire basterà inviare un sms al numero 4892892 con il testo ‘203 CODACONS 2017' al costo di € 2,03, di cui una parte destinata in beneficenza.

Insomma, è una situazione ingarbugliata, resa ancora più complicata dal fatto che le stesse compagnie telefoniche non eseguono le delibere dell'Agcom e nemmeno sono spaventate dalle multe che la stessa authority commina alle compagnie. Intanto entro febbraio 2018 è attesa la sentenza sul ricorso delle compagnie di telefonia fissa.

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