Dimenticate guarnizioni e cover a tenuta stagna, il futuro dei dispositivi resistenti all'acqua diventerà presente grazie alla nanotecnologia. La tecnologia brevettata P2i permette di di abbassare l'energia superficiale dei dispositivi, sviluppando uno strato ultrasottile di polimero, che proteggerà tutte le superfici su tutte le superfici non solo dall'acqua ma anche dalla corrosione. In soldoni, i liquidi che verranno a contatto con queste superfici non solo non verranno assorbiti, ma si uniranno in un'unica grande goccia.
Secondo quanto ci hanno detto nello stand di P2i, l'azienda è già a lavoro con alcuni dei maggiori brand per la produzione di smartphone e tablet che utilizzano questa tecnologia ed a quanto pare proprio Motorola, ormai una cosa sola con Google, è pronta a presentare un misterioso dispositivo protetto grazie a questa nanotecnologia: l'X Phone potrebbe essere resistente all'acqua.
Teoricamente in effetti, non si tratta di una novità rivoluzionaria poiché già nel corso dello scorso Mobile World Congress Liquipel presentò un procedimento molto simile ed il Nokia Research Center sembra essere in prima linea per entrare nell mercato prima degli altri. Insomma, nel settore c'è già un minimo di competizione ed ovviamente le aziende sceglieranno il procedimento con il miglior rapporto qualità/prezzo.