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Papa Francesco e la tecnologia

Ad ormai diversi giorni dalla fumata bianca, il nuovo Papa non ha ancora aggiornato il suo account Twitter a causa di un rapporto “difficile” con la tecnologia.
A cura di Daniele Cretella
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Habumus Papam Franciscum. Con queste parole è iniziato il percorso di Jorge Mario Bergoglio nelle vesti di Papa Francesco. Le stesse parole sono le uniche presenti all' interno dell' account ufficiale di Twitter dedicato al Santo Padre che, dopo le dimissioni di Benedetto XVI, era stato completamente svuotato di ogni contenuto, quasi a voler cancellare il percorso compiuto dal Vescovo Emerito tedesco.

Eppure, il Papa Francesco difficilmente sarà autore di altri tweet. O almeno non sarà lui a pubblicarli personalmente. Chi conosce l' ex arcivescovo di Buenos Aires, parla di un soggetto assai distante da tutto ciò che riguarda la tecnologia. Pare, infatti, che lo strumento più tecnologico in suo possesso sia un vecchio telefono (si spera cellulare, ma pare difficile).

Le ragioni di questa distanza dai social newtork ed in generale dalla tecnologia, però, non sembrerebbero essere direttamente legate all' età del Vescovo di Roma (76 anni), quanto piuttosto ad un attenzione rivolta totalmente alla cura del prossimo e delle situazioni di povertà (da molti è stato già nominato come il primo Papa del terzo mondo). Insomma, non sarebbe mai stato distratto nel compimento dei propri ruoli spirituali da strumenti hi-tech.

Sono bastate, però, poche ore dalla fumata bianca di Mercoledì scorso per far spuntare dal nulla decine di false pagine su Facebook (alcune delle quali contano già decine di migliaia di Mi Piace) ed altrettanti tentativi di infangare l' immagine del nuovo pontefice. C'è chi accusa Bergoglio dell' arresto del il giornalista argentino Verbitsky nel '76; chi di aver appoggiato la dittatura di Videla (ci sarebbe anche una foto clamorosamente falsa relativa ad una presunta comunione concessa al dittatore).

Insomma, lo stesso copione riservato a Benedetto XVI nel 2005 (in questo caso le accuse erano di aver partecipato attivamente al movimento nazista) da quella fetta di utenza che, purtroppo, sembra essere ancora troppo facilmente vittima da quel fenomeno di sottocultura alimentato dai social network che può essere considerato il vero neo di questo moderno mezzo di comunicazione.

Sarà capace il nuovo e gravoso incarico di far cambiare l' approccio di Papa Francesco alla tecnologia?

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