Parigi, gli abitanti della Rue Crémieux vogliono chiudere la strada agli instagramers
Il fenomeno Instagram ha ormai influenzato gli utenti di tutto il mondo, sempre più intenti ad immortalare e a condividere soprattutto i luoghi che visitano. E non è un caso se Parigi risulta tra i luoghi più condivisi sulla piattaforma, per la sua bellezza senza tempo e per il suo grande fascino da belle epoque che si respira in ogni angolo della città. Come conseguenza, negli ultimi anni è cresciuto il fenomeno dei turisti che visitano luoghi incantevoli per poi condividerli proprio su Instagram, in particolare, e anche su altre piattaforme come YouTube. Si parla quindi di instagramers, utenti particolarmente appassionati dalla condivisione per immagini su Instagram che visitano luoghi iconici per condividerli con i propri seguaci. Un fenomeno in grande crescita anche nella capitale francese, soprattutto nella Rue Crémieux, la strada dalle palazzine a due piani con le facciate colorate, situata a 400 metri da la Gare de Paris Lyon. I cittadini di questa strada in realtà non ne possono più degli instagramers che popolano la strada colorata e hanno più volte chiesto che la stessa strada venga chiusa a questo tipo di turismo. E ora sembra che la loro richiesta possa essere esaudita con l'installazione di porte di ingresso su entrambi i lati della strada, per impedire che questo fenomeno possa disturbare la vita dei residenti. E l'ente per il turismo della città sta pensando a delle soluzioni che possano equilibrare le esigenze dei turisti e quelle dei residenti che vogliono vivere normalmente la loro strada.
Come ha scritto Le Parisien, citando lo scrittore e filosofo francese Jean-Paul Sartre, "l'inferno sono gli altri", una frase che forse molti dei residenti della Rue Crémieux di Parigi hanno preso in prestito in questo periodo, in relazione al grande fenomeno di instagramers, e turisti in generale, che rischiamo di disturbare la quiete della strada famose per le sue palazzine a due piani con le facciate colorate. Questa settimana potrebbero essere adottate delle prime misure per impedire che il fenomeno degli instagramers possa continuare senza controllo, con l'introduzione di porte all'ingresso dei due lati della strada. Una misura che per i residenti si è resa necessaria vista la grande affluenza su questa stradina non lontana da la Gare de Paris Lyon. E' dal 2016 che gli abitanti della strada chiedono alle autorità cittadine di intervenire, l'ente per il turismo francese ha rimosso qualsiasi forma di promozione della Rue Crémieux, proprio per tutelare la serenità dei residenti.
Non è dato sapere quanti siano gli instagramers che ogni giorno affollano la stradina dalle facciate colorate, ma è sufficiente dare un'occhiata all'account Club Crémieux, all'hashtag #ruecremieux, per rendersi conto del fenomeno su Instagram.
Gli abitanti della strada, 150 in tutto, vivono ormai da quattro o cinque anni una situazione quasi insostenibile. "Proprio nel momento in cui ci sediamo a tavola, ecco che sotto casa nostra un rapper da due ore sta registrando un video facendo un grande baccano", dice uno degli abitanti della strada. E ancora: "Di solito, i guai cominciano dalla primavera con le belle giornate. Ma il bel tempo di febbraio ha anticipato rapidamente i fastidi. I miei figli a volte hanno persino problemi a fare i compiti tanto è il rumore. E col tempo, questi problemi diventano più acuti. Oggi ci auguriamo che si trovi una soluzione intelligente affinché la strada rimanga per tutti, ma che rimanga anche un luogo di residenza con un minimo di serenità". La strada è ormai pedonale dal 1993 e questo ha sicuramente alimentato il fenomeno degli instagramers degli ultimi anni, liberi di muoversi lungo la strada senza traffico di auto.
Per ora si vedrà se l'utilizzo di queste porte possa portare a qualche risultato utile, ma è certo, come ha sottolineato anche Catherine Baratti-Elbaz, sindaco del dodicesimo arrondissement di Parigi, che privatizzare la strada sarà impossibile. Vedremo quale sarà la soluzione definitiva a questo problema, certi che non sarò un soluzione a breve.