35 CONDIVISIONI

Pelle tecnologica: sensibile al tocco e alla pressione

La nuova frontiera della tecnologia indossabile si chiama e-skin. Una pelle tech che può essere realizzata con gli stessi macchinari usati per i comuni processori. La pelle elettronica può essere avvolta su qualsiasi oggetto.
A cura di Bruno Mucciarelli
35 CONDIVISIONI

La tecnologia sta facendo passi da gigante in tutti i settori, da quello degli smartphone e dei tablet fino a quello più serio della medicina. Proprio su quest'ultimo i ricercatori della UC Berkeley, guidati dal professore di ingegneria elettrica e informatica Ali Javey, hanno realizzato la prima rete di sensori interattiva su un supporto di plastica flessibile. In poche parole si tratta di una pelle elettronica, cosiddetta e-skin, che emette luce quando toccata e l’intensità luminosa cresce all’aumentare della pressione. Una tecnologia che apre le porte a diverse applicazioni pratiche e che risulta essere quanto mai economica utilizzando le stesse tecniche di produzione dei tradizionali processori.

Immagine

La nuova pelle non è altro che una evoluzione di un precedente progetto di Javey, dove transistor a nanofili erano stati sovrapposti ad uno strato di gomma sottile. In questo nuovo progetto invece la gomma viene sostituita dalla plastica, mentre ai transistor sono stati affiancati sensori di pressione e LED organici, ossia i famosi OLED. La pelle elettronica si pone dunque decisamente interattiva e permette di essere posta in qualsiasi tipo di oggetto per dare vita ad un nuovo accessorio. Il campo di applicazione secondo i ricercatori, sarà quello di migliorare la sensibilità al tocco dei robot ma anche di realizzare display touch o cruscotti per auto che consentano ai guidatori di regolare i comandi elettronici con una mano. Un’altra applicazione potrebbe essere anche quella nel campo medicinale utilizzando la pelle come un vero e proprio bendaggio permettendo quindi di effettuare il monitoraggio di alcuni parametri vitali, come la pressione del sangue e i battiti cardiaci.

Al momento i campioni sperimentali della pelle elettronica hanno una dimensione standard di 16×16 pixel. Ogni pixel è costituito da un transistor a film sottile arricchito con nanotubi in carbonio, un OLED e un sensore di pressione. Per realizzare la pelle flessibile, gli ingegneri hanno posto un sottile strato di polimero su di uno di silicio. Quindi sono stati realizzati i componenti elettronici utilizzando gli strumenti di fabbricazione già in uso nel settore dei semiconduttori.

35 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views