Per accedere ai servizi Google la password non basterà più: dovrai confermare con lo smartphone
Negli ultimi 10 anni la sicurezza online è diventata un vero e proprio incubo. Man mano che la quotidianità di milioni di persone si è trasferita su smartphone, social network, piattaforme di home banking, caselle e mail e video in streaming, anche l'interesse di hacker e malintenzionati si è focalizzato sui metodi di accesso a questi prodotti servizi, ovvero le password. Le notizie di account online rubati sono all'ordine del giorno, motivo per cui ormai gran parte delle aziende attive online offre soluzioni di protezione da questi eventi, come l'autenticazione a due fattori. In queste ore Google ha annunciato che proprio questa soluzione sarà presto attivata automaticamente per 150 milioni di persone.
Cos'è l'autenticazione a due fattori
Come spiega il termine, l'autenticazione a due fattori prevede che per accedere a un servizio si utilizzino due elementi: il primo è la password, mentre il secondo viene solitamente considerato un oggetto che appartiene esclusivamente al proprietario del profilo online. Questi oggetti sono generalmente considerati gli smartphone, che al momento dell'accesso possono generare codici numerici temporanei, che scadono in pochi secondi, utili a confermare la propria identità. È il sistema utilizzato anche per servizi come lo SPID e ormai per la quasi totalità dei servizi di home banking: il principio è che anche se un hacker o un truffatore dovesse impossessarsi della password di qualcuno, avrebbe comunque bisogno di sottrargli anche il telefono — rendendo le intrusioni più difficili.
Come funziona l'autenticazione a due fattori su Google
Google mette a disposizione l'autenticazione a due fattori da anni, ma entro la fine del 2021 vuole attivarla automaticamente per 150 milioni di persone, per poi far crescere ulteriormente il numero nei mesi successivi. Il funzionamento della novità è semplice: ogni volta che qualcuno tenterà di accedere a un servizio Google da un nuovo dispositivo inserendo la password corretta, la casa di Mountain View manderà una notifica allo smartphone principale al quale è legato l'account Gmail. Sullo schermo apparirà una notifica che chiede conto del nuovo accesso: accettandolo, il dispositivo potrà utilizzare il servizio richiesto.
Non è chiaro di preciso chi sarà al centro dell'attivazione automatica dell'autenticazione a due fattori, ma la casa di Mountain View ha assicurato che gli utenti Google interessati saranno solo quelli già pronti al passaggio — presumibilmente quelli con un account Gmail attivo su uno smartphone compatibile con la ricezione delle speciali notifiche.