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Per gli Italiani il Web è sinonimo di Informazione

Cosa accadrebbe se Internet non fosse disponibile per tre giorni? Secondo la ricerca ixè presentata a State Of The Net 2014, in quel lasso di tempo gli italiani sentirebbero molto la mancanza di non poter ricercare informazioni.
A cura di Francesco Russo
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Presentata durante State Of The Net 2014, SOTN2014, che si è tenuto lo scorso fine settimana, la "Internet in Italy" di ixè ci offre uno spaccato molto interessante su quale sia l'impatto del Web sugli italiani. Dalla ricerca si evince dunque che gli italiani utilizzano internet soprattutto per trovare informazioni su motori di ricerca e testate giornalistiche, anche se amano poi andare alla scoperta di nuovi contenuti o addirittura crearli. La ricerca offre spunti anche in termini demografici e infatti, mentre gli over 64 utilizzano Internet soprattutto come fonte di informazioni, i più giovani di età compresa tra 18-44 anni si lanciano su attività come acquistare o vendere prodotti. Gli over 50, invece, apprezzano e usano molto i social media.

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La ricerca punta a comprendere sì l'impatto ma anche cosa manderebbe in crisi gli italiani nel momento in cui Internet non fosse più accessibile per tre giorni. E quindi in questo contesto, gli italiani sentirebbero molto la mancanza di non poter usare il web per ricercare informazioni. Le email si piazzano al secondo posto tra i servizi di cui gli italiani sentirebbero immediata nostalgia, nel 24,3% dei casi. Gli utenti risultano più affezionati alla lettura di notizie di cui si sentirebbe la mancanza per il 12,7%, rispetto alla comunicazione via Whatsapp o Skype e anche rispetto a Facebook, rispettivamente il 10,8% e il 7,1% delle preferenze.

Servizi come home banking e prenotazioni, musica e video in streaming sono molto indietro e quindi di cui si sentirebbe meno la mancanza e lo stesso vale per blog, chat e forum. Twitter e Instagram mancherebbero solo al 2% e l’E-commerce allo 0,2%.

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Ma esiste comunque una grande fetta di italiani, 1 su 3, a cui Internet nel lasso di tempo considerato, quindi di tre giorni, non mancherebbe affatto e sono casalinghe, pensionati ma anche impiegati, con un'età media compresa tra 45-54 anni. Tra i servizi di messaggistica istantanea, i più giovani preferiscono WhatsApp, mentre Facebook risulta preferito anche per la fascia 18-29 anni, ma soprattutto per quella quella 55-64, confermando così il dato che segnala uno spiccato utilizzo della rete per presentarsi e raccontare di sé.

Tema sentito dagli italiani è quello della Privacy, infatti il 36% teme che qualcuno possa accedere ai suoi dati personali presenti nello smartphone o nel PC, e il 20% ha il terrore di essere spiato, un ulteriore 33% risulta assolutamente indifferente e ritiene che non ci sia nulla di interessante tra i propri dati. Il timore che i propri dati vengano utilizzati cresce soprattutto tra chi è un utente abituale di internet: il 41% è spaventato da questa possibilità, mentre il 30% non si preoccupa. La situazione è all'opposto tra gli utenti che non utilizzano internet con frequenza, in questo caso la percentuale di chi teme un furto di dati si abbassa al 27% mentre gli indifferenti salgono al 36%.

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