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Perché centinaia di donne stanno cambiando sesso su Instagram

Numerose utenti stanno raccontando di trattamenti ingiusti subiti dal social network, accusato di limitare la diffusione di contenuti definiti arbitrariamente come provocanti dai suoi algoritmi. Dopo aver cambiato il genere impostato sul social, i filtri sembrano colpire in maniera meno aggressiva.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Michelle L'Amour
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Dopo il caso delle Apple Card che imponevano alle clienti donna massimali più bassi rispetto ai consorti, un'altra realtà della Silicon Valley sta finendo in queste ore al centro di accuse relative a presunti trattamenti ingiusti riservati al sesso femminile: si tratta di Instagram, che secondo alcune accuse circolate online in queste ore adopererebbe algoritmi di controllo e censura dei contenuti più stringenti nei confronti degli utenti femminili rispetto a quelli applicati agli iscritti maschi. Per protesta, alcune utenti del social stanno cambiando il genere impostato per il proprio profilo social da femmina a maschio riferendo che dopo il cambimento hanno iniziato a notare un maggior numero di interazioni nei confronti dei contenuti pubblicati.

Le accuse – raccolte in queste ore da Huffpost – riguardano una modifica al funzionamento degli algoritmi che su Instagram valutano la presenza di contenuti giudicati come inappropriati. A partire da aprile il social ha infatti iniziato a limitare la diffusione di contenuti definiti "problematici" anche se in regola con i termini di utilizzo della piattaforma. Sulla pagina che spiega la decisione il gruppo parla di un giro di vite nei confronti dei contenuti "sessualmente provocanti" e annuncia che verranno parzialmente nascosti sia all'interno della scheda Esplora che nella ricerca tramite hashtag.

La decisione ha generato problemi di diverso genere. Innanzitutto sono Facebook e i suoi algoritmi a decidere cosa sia sconveniente e cosa no: le lamentele raccolte da HuffPost arrivano da artiste o da pole dancer professionali che condividono le proprie routine di allenamento online. Inoltre il sistema, a differenza di quanto avviene con le foto che violano esplicitamente le regole, non avvisa i proprietari degli account del fatto che i loro contenuti stanno venendo penalizzati. Infine – denunciano le utenti che si dichiarano colpite dalla decisione – sembra che l'algoritmo tenda a colpire con più frequenza ed efficacia gli account femminili.

Da Facebook non è arrivata alcuna conferma delle congetture espresse, ma le testimoni interpellate da Huffpost e dall'account Instagram EveryBodyVisible hanno raccontato alla testata la medesima storia: dopo mesi durante i quali i loro contenuti sembravano misteriosamente diventati meno seguiti, il cambio di genere virtuale ha riportato la situazione alla normalità.

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