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Perché lo schermo OLED dell’iPhone XS Max è meno dannoso per gli occhi

Una comparazione tra diversi modelli di iPhone eseguita da dei ricercatori di Taiwan dimostrerebbe che gli schermi OLED del XS Max sono più efficienti nel contrastare la luce blu rispetto all’iPhone 7, con schermo LCD. Questa valutazione però non può essere generalizzata, tutto dipende dal modo in cui viene filtrata la luce nei vari dispositivi.
A cura di Juanne Pili
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Uno studio pubblicato dai ricercatori dell’Università di Tsing Hua (Taiwan) rilanciato su Nature Photonics nel maggio scorso, rivelerebbe come i nuovi schermi OLED adottati dai recenti modelli di iPhone sarebbero più salutari per i nostri occhi di quelli dotati di schermi LCD. Ma lo studio in questione si limita al problema tecnico del “roll-off”, mentre esiste uno studio precedente dei ricercatori taiwanesi pubblicato su Scientific Reports, citato anche dagli esperti della rivista online OLED-info. Parliamo sempre di una pubblicazione appartenente al circuito di Nature e che si focalizza effettivamente sui potenziali benefici della tecnologia OLED per contrastare gli effetti avversi della luce blu, argomento del quale i ricercatori di Taiwan hanno trattato per diversi anni.

La comparazione tra iPhone XS Max e iPhone 7

Nello studio in questione non si fa riferimento agli iPhone, ma uno degli autori, il Prof. Jwo-Huei Jou in una intervista parla dei risultati di vari test svolti coi suoi colleghi sugli ultimi modelli dei dispositivi Apple – come l’iPhone XS Max (con schermo OLED) – comparati con l’iPhone 7 munito di schermo LCD. I ricercatori hanno confrontato due parametri: 1. l’esposizione massima consentita (MPE), tecnicamente è il valore raggiunto prima che la retina si infiammi, sotto di esso non ci sarebbe nessun pericolo, sopra potrebbero essercene, a breve o lungo termine, con la retina o con la cornea; 2. la sensibilità alla soppressione della melatonina (MSS), si tratta di una misura relativa rispetto ad una luce blu pura. In entrambe le metriche la tecnologia OLED dimostrerebbe di funzionare meglio nel contrastare la luce blu. Il test misura come la temperatura del colore del display OLED sia inferiore a quella del display LCD dell'iPhone 7. Quindi a parità di temperatura luminosa l'XS Max produce una luce meno pericolosa (deducibile dall'Mpe più alto). Non è da escludere comunque che si possano calibrare gli schermi LCD in modo da avere temperature più basse, anche se questo lavoro risulterebbe essere molto più efficente con gli OLED.

OLED, LCD e Roll-off

Gli Organic Light Emitting Diode (OLED) permettono di realizzare schermi a colori emettendo luce propria, diversamente da quelli a cristalli liquidi, ovvero non richiedono terze parti per essere illuminati. In questo modo gli schermi occupano meno spazio e se ne possono realizzare di molto sottili, conducendo la corrente in una sola direzione possono emulare perfettamente il comportamento dei Light Emitting Diode (LED). Nella tecnologia OLED si sono svolti diversi studi rigurdanti il “roll-off”, termine col quale in questo ambito si intende una perdita di efficienza, dovuta al fatto che spesso il problema della riduzione dell'efficienza energetica viene affrontato con degli incrementi di luminosità, da qui i collegamenti con l’affaticamento degli occhi. I Liquid crystal display (LCD) come già accennato “non vivono di luce propria”, questo però non impedisce di realizzarne piatti, vista la natura dei cristalli liquidi utilizzati per emettere le immagini. La rivalità tra le due tecnologie è ben nota ed entrambe hanno i loro pro e contro. Dal punto di vista che più ci interessa – ovvero la salute dei nostri occhi – non possiamo fare un discorso generale. Sia gli OLED che gli LCD devono essere opportunamente calibrati per filtrare la luce blu, in questo caso i ricercatori di Taiwan avrebbero riscontrato che gli OLED del XS Max sarebbero più efficienti nello svolgere il compito, rispetto a quelli LCD dell’iPhone 7.

Cos’è la luce blu e quali problemi comporta davvero

La pericolosità della luce blu è ancora dibattuta, anche se degli effetti negativi per i nostri occhi e per i disturbi del sonno sono stati già accertati. Il problema non riguarda solo gli odierni dispositivi elettronici, ma può essere esteso alla presenza diffusa dell’illuminazione artificiale, questo ha delle conseguenze soprattutto nel nostro orologio biologico, quello che determina i nostri cicli di sonno e veglia, i cosiddetti “ritmi circadiani”, questo potrebbe contribuire indirettamente allo sviluppo di malattie cardiache e all’obesità, ma gli studi in merito sono ancora controversi. La ragione per cui le lunghezze d’onda blu dello spettro luminoso sono più bistrattate rispetto alle altre, si deve al fatto che queste di giorno aumenterebbero l'attenzione, i tempi di reazione e regolerebbero anche il nostro umore; questo la notte può essere un problema. La proliferazione dei dispositivi elettronici ha inevitabilmente incrementato la nostra esposizione alla luce blu. Esistono anche diversi falsi miti sui danni della luce blu. É vero che può comportare problemi di affaticamento agli occhi, oltre che di messa a fuoco, ma al momento non abbiamo sufficienti prove per sostenere che causi danni a lungo termine, o addirittura malattie agli occhi e danni alla retina, come spiega il Prof. Adam Gordon docente di Optometria:

I produttori di lenti sono saliti sul carro delle bande di luce blu dannose e stanno creando prodotti che affermano che proteggeranno i vostri occhi dalla degenerazione maculare o da altre malattie dell'occhio … La luce blu causa spesso fastidio agli occhi e fastidio rispetto ai danni fisici. È importante capire cos'è la luce blu, da dove provengono le accuse di pericolo e minaccia di luce blu e come influisce veramente sulla tua visione.

L'affaticamento degli occhi dovuto ai dispositivi digitali si riferisce alla visione offuscata e altri sintomi, come bruciore o lacrimazione degli occhi, tutti dovuti ad una esposizione prolungata agli schermi luminosi. Durante la visione mediante dispositivi digitali, gli occhi guardano un'immagine pixelata che si alterna o sfarfalla rapidamente più volte al secondo, questo problema però è da ritenersi superato, visto il notevole miglioramento del frame rate nei dispositivi largamente in uso oggi.

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