Il proprietario di un'agenzia di fotografie aeree è stato condannato a 30 giorni di prigione e al pagamento di 500 dollari di multa dopo che un drone da lui operato è precipitato su un gruppo di persone durante una parata, facendo perdere i sensi ad una donna. Paul Skinner, 38 anni, è stato condannato per comportamento irresponsabile dal giudice Willie Gregory della corte municipale di Seattle. Gregory ha specificato che la collisione è stata accidentale e non voluta, ma anche che una punizione era necessaria perché Sninner "ha attuato una condotta che ha messo in pericolo diverse persone".
Si tratta della prima condanna di questo tipo: nonostante ci siano già stati diversi arresti e multe relative ad incidenti di droni, questa è la prima condanna che comprende anche un'incarcerazione. Sia il Center for the Study of the Drone che la Association for Unmanned Vehicle Systems International hanno confermato che si tratta della prima incarcerazione dovuta a un incidente causato da un drone negli Stati Uniti. La causa? Le (poche) normative che regolano il volo dei droni negli Usa e in molti paesi del mondo. Un vuoto legislativo che molte amministrazioni stanno cercando di riempire.
Negli Stati Uniti i legislatori stanno discutendo le bozze di nuove regolamentazioni che dovrebbero mettere a norma proprio l'utilizzo dei droni nei cieli americani. Nuove misure alle quali diversi produttori di questi dispositivi si sono opposti con forza, spiegando che le leggi locali creerebbero un disastro sovrapponendosi e contraddicendo le regole già messe in atto dalla Federal Aviation Administration. "Le proposte di legge hanno il potenziale di creare complicati puzzle di leggi in grado di erodere, più che migliorare, la sicurezza dei cieli" ha spiegato il presidente della AUVSI Brian P. Whynne.