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Pirateria online, ordine di sequestro preventivo per 27 portali di sharing e streaming

Maxisequestro in corso per le maggiori piattaforme di hosting e streaming italiane su richiesta dei legali Sunshine Pictures, distributore italiano del film “Un Mostro a Parigi”.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Brutte notizie per gli internauti utilizzatori di portali di sharing e streaming. Da poche minuti, infatti, è comparsa la notizia direttamente dai colleghi di Punto Informatico, di un imponente sequestro preventivo dei maggiori portali italiani di file hosting, indexing e cloud storage. Sarebbe oltre 27 le piattaforme messe sotto osservazione dal GIP del Tribunale Ordinario di Roma, in un'operazione che sembra essere senza precedenti in questo campo.

La vicenda ha avuto inizio con la denuncia da parte dei legali di Sunshine Pictures, distributore italiano del film d'animazione francese Un Monstre à Paris, ossia Un Mostro a Parigi. Il procuratore romano ha quindi deciso di porre il blocco ad oltre 27 siti portali italiani ed internazionali, a mezzo DNS. Come è palese pensare, il motivo di tale blocco, riguarda la violazione negli stessi portali dei diritti di autore dell'opera audiovisiva uscita nel novembre del 2012 sul nostro paese prodotta da Bibo Films.

Come rivela l'avvocato Sarzana, intervistato, l'indagine della Polizia Postale era in corso da circa un mese al termine del quale il PM ha deciso di porre l'oscuramento preventivo per la maggior parte dei portali italiani in modo da produrre il blocco dell'accesso a tali provider. Un provvedimento decisamente simile a quello avvenuto nel 2011, quando la società titolare dei diritti sul film iraniano About Elly, diede corso alla richiesta di obbligo per Yahoo! a procedere alla "disindicizzazione" dei siti non ufficiali che riproducevano parti o per intero il film.

Si tratta, per entità ed estensione, della più grande operazione di sequestro di contenuti su Internet in un paese occidentale, seconda solo all'operazione di sequestro di domini adottata dal dipartimento dell'Homeland Security (DHS) statunitense nel novembre 2010, che aveva portato al sequestro di 70 portali.  portali interessati sono Nowvideo, Nowdownload, Videopremium, Rapidgator, Bitshare, Cyberlocker, Clipshouse, Uploaded, giganti del web che radunano milioni di utenti in tutto il mondo, solo per citarne alcuni. Il provvedimento inibisce l'accesso ai portali da parte dei cittadini italiani, ma il Pubblico Ministero ha anche richiesto un vero e proprio sequestro dei domini associati ai portali citati, misura cautelare che è stata adottata, a quanto si legge nel provvedimento, in virtù di un solo file ritenuto illegale.

Avvocato  Fulvio Sarzana

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Nel testo del provvedimento stesso si legge come il concreto ed attuale pericolo della libera disponibilità dei domini possa aggravare o o protrarre le conseguenze del fatto e pertanto di ritiene giusto preventivamente bloccare con l'oscuramento tali piattaforme di divulgazione errata dell'opera senza i diritti legali.

La società denunciante avrà naturalmente le sue buone ragioni, e così naturalmente il magistrato che ha emesso il provvedimento, ma ci si chiede il perché 27 portali mondiali nella loro interezza, con milioni di file anche privati e che raggruppano milioni e milioni di utenti, siano stati resi inaccessibili a milioni di cittadini italiani, per un solo cartone animato.

Avvocato  Fulvio Sarzana

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