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Pirateria video: DNA digitale per riconoscere i film originali

Presto verrà implementato un codice genetico in grado di distinguere un fim originale da uno piratato.
A cura di Mario Maaroufi
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MusicPirate

La pirateria digitale è oggi uno dei principali problemi dell'industria musicale e cinematografica, in grado di arrecare danni anche di diversi milioni di euro. In ogni angolo delle strade è possibile trovare venditori ambulanti di film e album musicali e, com'è facile immaginare, questa è solo la punta dell'iceberg di un traffico illecito di enormi proporzioni. Grazie alla ricerca condotta da un gruppo di ricercatori le cose potrebbero presto cambiare, con la creazione di una sorta di codice genetico in grado di contrassegnare un filmato originale da uno piratato.

I dottori Alex e Michael Bronstein e il professor Ron Kimel hanno inventato un nuovo modo di estrapolare  da un video un insieme di dati ben precisi che è possibile utilizzare come se fossero le impronte digitali di una persona. Ovviamente, non sono stati pubblicati dettagli sulla ricerca ma, a quanto pare, il metodo si basa su varie griglie applicate al film e associabili a particolari serie di numeri. Una volta che il film viene "tradotto" in queste sequenze numeriche, dando origine al DNA della pellicola, è possibile confrontare facilmente il filmato originale con quelli presenti sui siti internet e capire quali di essi siano copiati o meno.

Secondo quanto rivelato dai tre ricercatori, il procedimento funzionerebbe anche nel caso in cui i bordi del video vengano cambiati o in seguito all'aggiunta di messaggi pubblicitari o di modifiche del video. Un prototipo perfettamente funzionante è già stato realizzato e sembra che ci siano anche delle aziende interessate a commercializzarlo.

Pensate che questa sia la soluzione definitiva alla pirateria video o che sia importante solo sotto il punto di vista teorico?

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