Pistola elettrica Taser: cos’è e come funziona la “nuova” pistola della Polizia
A seguito dell'emendamento presentato da Gregorio Fontana di Forza Italia al decreto stadi approvato questa mattina dalle commissioni Giustizia e Affari costituzionali della Camera, presto gli agenti di Polizia potranno utilizzare la pistola elettrica Taser. Dopo lo spray al peperoncino, già in possesso dei reparti mobili delle forze dell’ordine da qualche mese, se l'emendamento al decreto stadi dovesse passare anche all'Aula, le pistole Taser saranno presto tra le armi in possesso della Polizia. Le prime città italiane che sperimenteranno l'utilizzo della pistola elettrica Taser sono Roma, Milano e Napoli.
Cos'è la pistola elettrica Taser
La pistola elettrica Taser è stata realizzata per la prima volta nel 1969 ad opera di Jack Cover. A seguito dei primi prototipi, la prima pistola Taser in grado di immobilizzazione completamente una persona fu progettata nel 1998. Questa pistola elettrica è in grado di contrarre i muscoli della persona colpita, è un'arma da difesa classificata tra quelle "meno che letali". Attualmente la pistola elettrica è in dotazione alle forze dell'ordine negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Francia e in Svizzera. La scossa emessa da una pistola Taser dura circa 5 secondi ed è in grado di bloccare totalmente il soggetto colpito, immobilizzando i muscoli ed impedendo così di reagire. Grazie a questa arma da difesa gli agenti delle forze dell'ordine hanno la possibilità di arrestare il criminale in pochi secondi: la scarica elettrica emessa (50 mila volt) dalla pistola elettrica renderà infatti praticamente inoffensivo il soggetto colpito.
Come funziona la pistola elettrica Taser
Il funzionamento della pistola Taser è molto simile a quello di una normale pistola con la differenza che pistola elettrica risulta molto meno pericolosa. Le pistole elettriche in dotazione alla Polizia "sparano", una volta centrato il soggetto, due dardi che andranno ad attaccarsi al criminale di turno in due punti separati del corpo (maggiore sarà la distanza tra i due dardi e maggiore sarà l'effetto che la scossa elettrica produrrà sul soggetto colpito). I due dardi della Taser sono collegati al corpo della pistola tramite due cavi elettrici. La scarica viene prodotta dal corpo principale della pistola che scarica ad alta tensione e bassa intensità di corrente brevi impulsi verso i dardi attaccati al soggetto puntato. L'effetto della pistola Taser si verifica solo se entrambi i dardi colpiscono il bersaglio, anche se questi non superano i vestiti della vittima. Una volta colpito dalla scarica gli agenti potranno toccare il "bersaglio" della scarica senza subire gli effetti della scossa poiché l'elettricità passa solo per il percorso più breve che unisce i due dardi.
La pistola elettrica è chiamata Taser poiché è l'acronimo di Thomas A. Swift's Electronic Rifle, tratto dal personaggio di un fumetto di nome Tom Swift. Il marchio Taser è stato depositato dalla TASER International, Inc. Attualmente in Italia l'acquisto di pistole elettriche è possibile solo tramite autorizzazione. Nel 1997 infatti il Viminale rilasciò una circolare per porre dei freni alla vendita di pistole Taser. Nonostante le limitazioni imposte dal Viminale, lo storditore elettrico Taser può essere facilmente acquistato online su numerosi portali di e-commerce stranieri. L'Onu ha classificato questa arma come "strumento di tortura". Sono diverse infatti le critiche che si muovono alle pistole Taser, anche Amnesty International si è schierata contro l'utilizzo delle pistole elettriche poiché le ritiene responsabili di centinaia di morti. Uno studio pubblicato nel 2012 sulla rivista Circulation afferma che molte persone colpite dalla scossa elettrica prodotta dal Taser abbiano subito nelle ore successive degli arresti cardiaci che in rari casi hanno anche portato alla morte del soggetto colpito.