Poca spesa, tanta resa per Google in Italia : pagati solo 1,8 milioni di euro di tasse
Google continua ad aggirare le imposizioni fiscali italiane. Corrisponde a circa 1.8 milioni di Euro l' importo che l' azienda di Mountain View nella sua dislocazione italiana ha versato nelle casse dello Stato italiano nel 2012. Si tratta di una cifra molto simile a quella relativa al 2011, frutto non tanto di ricavi relativamente scarsi per un' azienda delle dimensioni di Google (corrispondenti a 52 milioni con un utile netto pari a 2.5 milioni), quanto piuttosto di un' attenta pianificazione fiscale già entrate nel mirino di diversi Stati europei come Regno Unito e Francia durante i mesi scorsi.
E', infatti, attraverso la fatturazione dei ricavi pubblicitari nel territorio irlandese, sottoposto ad una pressione fiscale decisamente meno gravosa di quella relativa alla maggior parte dei Paesi europei, che Google riesce a filtrare gran parte delle sue entrate nel Vecchio Continente.
La vicenda, comunque, non è nuova. Già lo scorso Gennaio il Primo Ministro britannico David Cameron aveva lanciato l' allarme, in quell' occasione puntando il dito contro alcuni paradisi fiscali come quello delle Bermuda, ma la risposta ufficiale del CEO di Google Eric Schmidt non sembrava essere aperta ad eventuali compromessi: "Si chiama capitalismo. Paghiamo già un mucchio di tasse legalmente." E probabilmente, in attesa di eventuali revisioni normative, probabilmente della del numero uno dell' azienda di Mountain View sembra essere davvero l' unica risposta ipotizzabile da una delle aziende simbolo del capitalismo statunitense.