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Pokémon Go allucinogeno come l’Lsd? Nessuno studio lo dimostra

Pokémon Go porterebbe i giovani a vivere una vera e propria vita parallela, con tanto di effetti allucinogeni. La psicoterapeuta Margherita Spagnuolo ha veramente detto questo? Facciamo chiarezza.
A cura di Juanne Pili
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pokémon allucinogeni

Le affermazioni della psicoterapeuta Margherita Spagnuolo sembrano in perfetta sintonia con quelle del vescovo di Noto (Siracusa) secondo il quale Pokémon Go sarebbe "un gioco diabolico e allarmante, un sistema totalitaristico come quello nazista". Mentre quest'ultimo minaccia azioni legali la psicoterapeuta si spinge oltre sostituendo il gergo sacerdotale con qualcosa di più famigliare, arrivando al paragone con l'Lsd.

L'uso di questo allucinogeno … era sostenuto dall'idea umanistica di sviluppare il potenziale umano. La grande differenza è che allora l'esperienza allucinatoria, pur essendo personale e soggettiva, veniva vissuta in gruppo, ed era una pratica ristretta a questa realtà. L'allucinazione data dall'immersione nella realtà aumentata di Pokémon GO, invece, non è un'esperienza di gruppo, ma singola e personale, e quando il giocatore vi è immerso, non ha accanto nessuno che lo protegga dai pericoli del mondo reale.

La pericolosità – spiega poi – sarebbe prettamente sociale, non biologica. Ma ormai i titoli sono pronti online: "Pokémon Go allucinogeni come l'Lsd". Ci eravamo occupati già di questo fenomeno che riguarda certo la distorsione della realtà, ma non da parte dell'applicazione, quanto di chi deve interpretarne l'impatto. Così una burla in Rete ispirata a reali precauzioni contro i maniaci sessuali in Usa, si trasforma in una nuova funzione del gioco, in grado di segnalare la presenza di questo genere di criminali.

Come nel gioco del telefono dati parziali gonfiati e paragoni impropri possono portare a sviste colossali. Questo riguarda ogni campo del sapere. Così un recente studio sul genoma di Oetzi (la mummia del Similaun) che potrebbe dimostrare una parentela tra antichi popoli alpini e insulari – dovuta alle migrazioni del paleolitico – fa diventare quest'ultimo l'antesignano di tutti i Sardi che emigrano in continente e oltre.

I precedenti. Già i Pokémon in sé erano stati oggetto di discussione riguardo a dei casi di epilessia. Il fenomeno è reale ed è stato definito Pokémon shock. Un episodio del cartone animato – che non venne più ritrasmesso – causò in Giappone un gran numero di casi clinici: ben 685 utenti ospedalizzati, di questi 150 ricoverati con differenti prognosi, che andavano da un solo giorno fino ad oltre due settimane. Solo una minima parte di questi, tuttavia, possono essere classificati come veri e propri casi epilettici. Il fatto avvenne nel 1997 e dipese dalle luci alternate a grande velocità che caratterizzarono quell'episodio in particolare, in grado di causare certamente sintomi neurologici, ma solo negli individui predisposti.

Realtà aumentata, non distorta. Sta di fatto che la "realtà aumentata" non ha nulla a che vedere con le allucinazioni, le quali al massimo sono "distorsioni della realtà". Si potrebbe criticare il fenomeno di massa nel suo insieme, gli scienziati non ne sono immuni; su Pubmed è possibile trovare già quattro studi dedicati alla App. Nessuno è volto a sostenere che provochi allucinazioni o che sia paragonabile in qualche modo agli allucinogeni. Molte delle notizie riguardo a incidenti mortali subiti da chi giocava per strada (e tanto altro) vanno prese con le proverbiali pinze. Una precauzione efficace potrebbe consistere nell'attraversare sulle strisce e guardare i semafori. Non abbiamo controllato se esistono studi in merito, ma "si dice" che questi accorgimenti salvino numerose vite umane, anche se in preda alle allucinazioni.

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