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Pornhub chiederà nome e dati agli utenti prima di accedere

Nel Regno Unito verrà presto introdotta la verifica dell’età per accedere ai siti pornografici per tutti gli utenti, entro la fine dell’anno. I siti saranno quindi accessibili solo agli utenti che abbiano una età superiore ai 18 anni. Il provvedimento è contenuto all’interno del Digital Economy Act del 2017.
A cura di Francesco Russo
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pornhub ageid

Nel Regno Unito verrà presto introdotta la verifica dell'età per accedere ai siti pornografici per tutti gli utenti. I siti saranno quindi accessibili solo agli utenti che abbiano una età superiore ai 18 anni. Il provvedimento è contenuto all'interno del Digital Economy Act, approvato dal governo britannico nel 2017, e che sarebbe dovuto entrare in vigore il prossimo aprile. Un provvedimento che sta destando non poche polemiche e perplessità oltre Manica, al punto che in questi giorni il governo ha deciso di rinviare l'introduzione della verifica per età rimandandola "a fine anno", forse. L'introduzione sarebbe avvenuta in una situazione che alcuni media inglesi definiscono "caotica". Dal Ministero per il Digitale, Cultura, Media e Sport non è stata inviata alcuna guida su quale software adottare per attivare l'AgeID, la verifica dell'età.

Oltre Manica il provvedimento contenuto all'interno del Digital Economy Act del 2017 è conosciuto come "Uk porn block", il blocco ai siti porno. Nello stato di incertezza, nel senso che dal ministero i gestori dei siti non hanno ricevuto alcuna comunicazione sul da farsi e quale tecnologia adottare, l'unica società a muoversi in maniera concreta è stata MindGeek, la società lussemburghese proprietaria di Pornhub, Redtube, YouPorn e Brazzers. L'azienda ha sviluppato un suo software, appunto AgeID, e intende offrirlo gratuitamente a tutti i gestori di siti porno inglesi, mentre tutte le altre società dovranno pagarlo.

Gli gestori di siti porno come ManyVids, xHamster e BongaCams hanno fatto sapere di essere in grado di implementare uno strumento per la verifica dell'età, ma non hanno specificato quale sia. Il vice presidente di xHamster, Alex Hawkins, ha detto di aver ricevuto nelle scorse settimane diverse proposte, ma nessuna gli sembrava garantisse sicurezza sulle gestione dei dati che è poi il punto vero della questione. La perplessità maggiore riguarda proprio la gestione dei dati, come nome ed età, che potrebbero essere a rischio, senza le dovute garanzie.

Molti in Uk rievocano, a questo proposito, l'incidente che avvenne ai danni di Ashely Madison, famoso sito di incontri extraconiugali attaccato nel 2015 da alcuni hacker che rubarono nomi, dati, indirizzi, numeri di telefono e dati delle carte di credito degli iscritti, inserendoli in un file all'interno del dark web chiamato "Time's Up!", contenente "schifosi traditori". Le associazioni per la difesa della privacy sono sul piede di guerra e hanno dichiarato che in caso di attacchi hacker con relativo furto dei dati "il responsabile unico sarò il governo". In ogni caso, i siti porno dovranno avere una pagina di approdo dove dovrà essere inserita la verifica dell'età premendo un taso, ad esempio, con la dicitura "Verifica la mia età". Vedremo quali saranno gli sviluppi nei prossimi mesi su questo controverso provvedimento.

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