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PostePay, attenzione alla nuova truffa online: “Non aprite questo link, è pericoloso”

Da qualche giorno numerosi utenti italiani in possesso della carta di pagamento PostePay stanno ricevendo uno strano SMS che invita a cliccare su un link per modificare i dati di accesso al servizio.
A cura di Matteo Acitelli
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Da qualche giorno numerosi utenti italiani in possesso della carta di pagamento PostePay stanno ricevendo uno strano SMS che invita a cliccare su un link per modificare i dati di accesso al servizio. Come riportato sulla Pagina Facebook della Polizia di Stato "Una vita da social", il messaggio recita: "Notifica PostePay. Accesso errato ai Suoi servizi online. Esegui subito la verifica dei Suoi dati sul nostro sito". Nel caso in cui doveste ricevere una comunicazione di questo tipo il consiglio è quello di eliminare subito il messaggio, senza cliccare o inserire le proprie credenziali di accesso, si tratta solo di una truffa che non ha nulla a che fare con la carta delle Poste italiane.

Come spiegato dai responsabili della pagina social della Polizia, un gruppo di truffatori ha ideato questa truffa via SMS con l'obiettivo di ottenere i dati personali degli utenti per poi svuotare le carte PostePay. In passato una truffa analoga è stata sviluppata tramite una falsa email delle Poste che in pochi giorni ha colpito centinaia di correntisti in possesso di un conto Banco Posta ed una carta Postepay. In quel caso i malviventi inviavano una comunicazione via posta elettronica che invitava gli utenti a cliccare su un link per compilare un form con una serie di dati personali con la scusa di sbloccare il conto e la carta Postepay.

Anche in quell'occasione la comunicazione non proveniva dalle Poste italiane, si tratta solo di una truffa, così come evidenziato anche dai responsabili dell'azienda: "Stiamo ricevendo migliaia di segnalazioni che abbiamo raccolto e girato alla Polizia postale affinché venga identificato chi si cela dietro all’inganno. Poste Italiane non manda comunicazioni al di fuori dell’area riservata ai clienti e non chiede online dati sensibili".

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