C'è chi definisce Elon Musk, CEO di Tesla, un vero e proprio Tony Stark, l'alter ego di Iron Man. Come dargli torto: Musk è ricco, intraprendente e in grado di dare vita a delle invenzioni totalmente rivoluzionarie. L'ultima novità in questo senso si chiama Powerwall ed è una soluzione domestica che promette un'enorme rivoluzione nel campo energetico. Si tratta di una batteria – si installa nella propria casa – in grado di accumulare energia da utilizzare in seguito come alternativa alla rete classica. Sarà disponibile in due versioni: una da 7 kWh al costo di 3 mila dollari e una da 10 kWh a 3.500 dollari. Installazione e inverter esclusi.
Powerwall può essere inserita all'interno o all'esterno dei muri di casa ed è connessa ad internet. In questo modo è possibile gestirne ogni aspetto ovunque ci si trovi. Con questo prodotto Tesla punta in alto, dalle semplici abitazioni fino alle applicazioni industriali. Per queste ultime l'azienda ha presentato Powerpack, una soluzione simile a quella domestica ma pensata per le aziende. In questo caso le batterie sono disponibili in tagli a partire da 100 kWh fino a 10 MWh o più. Per comprenderne le possibilità in ambito domestico, però, bisogna fare un po' di calcoli. La batteria da 10 kWh può fornire 1.000 watt di corrente per 10 ore, mentre una casa richiede generalmente 1.200 watt al giorno.
L'utilizzo di una o più batterie di Tesla ci permette di accumulare energia durante le fasi del giorno nelle quali la corrente costa meno per poi essere utilizzata nelle fasce più costose o in occasione di blackout. Inoltre, se si è in possesso di un impianto fotovoltaico, è possibile ottenere e immagazzinare energia in maniera totalmente autonoma ed economica. La vera rivoluzione di Tesla, più che nel prodotto in sé, sta proprio nel costo della soluzione: un grande passo in avanti rispetto a quelle attualmente disponibili sul mercato. Durante la conferenza di annuncio, infine, Musk ha spiegato che con 160 milioni di Powerpack si potrebbe fornire energia elettrica a tutti gli Stati Uniti, mentre con 2 miliardi di batterie sarebbe possibile fare lo stesso con il mondo intero.
