Chiedere ad un ventenne di spegnere il cellulare al cinema significa chiedergli di compiere un sforzo immenso, rinunciando alla possibilità di mantenersi in contatto con gli amici e controllare i social network. È la (per alcuni triste) verità che accompagna la vita dei cosiddetti millennials, ormai fortemente dipendenti dagli smartphone per tutte le attività quotidiane. Per questo non deve stupire il progetto della AMC Entertainment relativo ad alcune sale cinematografiche dedicate esclusivamente a chi vuole utilizzare il telefono anche durante le proiezioni dei film, rompendo un tabù che accompagna l'industria da sempre.
"Quando chiedi ad un 22enne di spegnere il telefono, gli stai di fatto chiedendo di amputarsi il braccio" ha commentato Adam Aron, CEO di AMC. "Non puoi chiedere ad un 22enne di spegnere il cellulare. Non è il modo in cui vivono la loro vita". L'obiettivo dell'azienda è chiaramente quello di attirare nuovamente a sé i giovani, sempre meno invogliati ad andare al cinema anche per il dover essere obbligatoriamente "offline" per due ore. Così è nata l'idea di sale cinematografiche che consentano agli utenti di interagire con lo smartphone senza subire richiami, inviando messaggi, controllando i social o navigando sul web.
"Ora dobbiamo trovare un modo per realizzare questa idea senza disturbare gli spettatori che vogliono godersi il film" ha continuato Aron. "Una possibilità potrebbe essere la creazione di zone all'interno delle sale dedicate ai millennials, ma è più probabile la realizzazione di specifiche sale pensate per questo tipo di fruizione". Insomma, il tabù dei cellulari al cinema potrebbe presto cadere, abbattendo la barriera che fino ad oggi ha mantenuto le sale cinematografiche rigorosamente offline e aprendone le porte agli smartphone. Poco importa se, alla fine, il film non lo si è guardato: l'importante è farsi un selfie davanti al poster.