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Privacy, nel 2014 multe per 5 milioni di euro e nel mirino anche il mobile payment

Il Garante per la Privacy rende noto che nel 2014 le sanzioni comminate ammontano a 5 milioni di euro con un incremento del 20% in un anno. Le sanzioni hanno riguardato anche gestori dei nodi di interscambio dei dati Internet (Ixp) e società che gestiscono i sistemi di mobile payment. Queste ultime nel mirino per verificare il trattamento dei dati personali.
A cura di Francesco Russo
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Il Garante per la Privacy rende noto oggi che nel 2014 l'attività ispettiva dell'Autorità ha generato sanzioni per un valore di 5 milioni di euro, facendo registrare un aumento del 20% in più, vale a dire 1 milione di euro, rispetto al 2013. Le sanzioni applicate a pubbliche amministrazioni e società private hanno riguardato, nella maggior parte dei casi, violazioni della privacy per mancata adozione delle misure di sicurezza, omessa o carente informativa, uso illecito di dati personali.

Nel corso dell'anno le ispezioni sono state 385, mentre 577 sono le sanzioni amministrative contestate e in via di definizione, 39, invece, segnalazioni all'autorità giudiziaria.

Per quel che riguarda le 385 ispezioni, effettuate anche mediante il contributo delle Unità speciali della Guardia di finanza – Nucleo speciale privacy, queste hanno riguardato diversi importanti settori: laboratori di analisi, società farmaceutiche, app mediche, sistema informativo della fiscalità, gestori dei nodi di interscambio dei dati Internet (Ixp), banche, grandi alberghi, società che gestiscono i sistemi di mobile payment, importanti gruppi di intermediazione immobiliare, i cosiddetti "compro oro", operatori telefonici e call center.

Le sanzioni amministrative contestate, a seguito degli accertamenti effettuati e di quelli conclusi nel corso del 2014, si riferiscono per lo più, a casi di omessa o inidonea informativa, trattamento illecito di dati, mancata comunicazione al Garante e agli utenti di violazioni di dati personali (cd. data breach). Le segnalazioni inviate dal Garante all'autorità giudiziaria hanno riguardato per la maggior parte la mancata adozione delle misure minime di sicurezza e le violazioni connesse al controllo a distanza dei lavoratori. Segnalati alla magistratura anche casi di accesso abusivo a sistemi informatici o telematici, false dichiarazioni e notificazioni al Garante, inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità.

Il Garante informa anche che è stato varato il piano ispettivo per il primo semestre del 2015 e sono in programma 150 accertamenti, sempre con la collaborazione del Nucleo speciale privacy della Guardai di Finanza, per verificare la regolarità dei trattamenti di dati personali effettuati nei settori del mobile payment di prossimità (es. pagamenti effettuati con una carta di credito virtuale inserita nella sim telefonica), del fascicolo sanitario elettronico e dossier sanitario, del telemarketing e dei call center operanti all'estero. Attenzione particolare sarà posta sulla verifica del rispetto dell'obbligo di informativa agli utenti e della richiesta del consenso nei casi in cui questo è necessario.

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