Gli smartphone modulari sono il futuro del settore? Google sembra crederci molto e in questi giorni sta mostrando il nuovo prototipo del suo Project Ara, annunciando qualche dettaglio in merito all'inizio delle sperimentazioni con i consumatori.
La particolarità del Project Ara è quella di dare spazio all’utente per creare completamente il proprio smartphone, scegliendo tra diversi moduli separati e addirittura aggiornabili successivamente in un secondo tempo. Google darà quindi la possibilità di costruire realmente uno smartphone su misura, visto che ogni dispositivo sarà dotato di uno “scheletro” uguale per tutti, che ogni singolo utente adatterà alle proprie necessità: sarà possibile scegliere lo schermo, la fotocamera o magari il tipo di processore, oltre alla tipologia di batteria e così via.
Durante la conferenza dedicata allo sviluppo di Project Ara, Google ha mostrato Spiral 2, il nuovo prototipo dello smartphone modulare basato sulla seconda versione del kit di sviluppo creato dall'azienda di Mountain View.
Tramite questo kit, gli sviluppatori saranno in grado di creare nuovi moduli con i quali potenziare alcune funzioni dello smartphone in maniera del tutto indipendente. Attualmente Google ha sviluppato 11 moduli, ma in breve tempo spera di averne tra i 20 e i 30 diversi creati da sviluppatori esterni.
Spira 2 è in grado di effettuare chiamate in 3G, mentre la prossima versione, Spira 3, permetterà di connettersi tramite 4G. Google non ha ancora specificato quando Project Ara finirà nelle mani dei consumatori di tutto il mondo, ma le acque stanno cominciando a muoversi.
Nel 2015 l'azienda di Mountain View darà il via alla sperimentazione del nuovo smartphone in Porto Rico, un luogo dove si equivalgono i vecchi cellulari e gli smartphone. Ara sarà disponibile attraverso gli operatori locali e il suo prezzo varierà in base ai moduli scelti. Molti dei programmi futuri dipenderanno dalla risposta dei consumatori in Porto Rico.