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Project Loon, al via la sperimentazione di Google in Australia con l’operatore Telstra

Il progetto del laboratorio Google X prevede il posizionamento di alcuni palloni nella stratosfera, i quali faranno rimbalzare il segnale di internet nelle zone più difficili da raggiungere. Le sperimentazioni continuano con nuovi test in Australia, dove Google ha stretto accordi con l’operatore Telstra.
A cura di Marco Paretti
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Google Project Loon

Project Loon, l'ambizioso piano per portare internet in tutto il mondo, continua la sperimentazione attraverso alcuni voli di prova in Australia. I test coinvolgeranno il lancio di 20 palloni aerostatici nel Queensland, un evento reso possibile grazie anche dalla collaborazione con un operatore telefonico australiano – Telstra – il quale offrirà la connessione ad internet che verrà trasmessa a terra.
Google aveva annunciato che avrebbe stretto accordi commerciali con gli operatori per dare il via al progetto e quello australiano rappresenta il primo passo in questo senso. Per i voli di prova Telstra darà accesso ad una parte del suo spettro di frequenze da 2.6GHz  all'azienda di Mountain View, ma in futuro Google punterà sull'offrire i palloni in leasing alle aziende piuttosto che acquistare l'accesso alle frequenze.

I palloni, sviluppati dal famoso laboratorio di ricerca e sviluppo Google X, sono già stati testati negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda, con risultati non proprio promettenti. Durante i test americani un pallone aveva mantenuto un'altitudine troppo bassa, schiantandosi contro alcuni tralicci e mandando in blackout la cittadina vicina.
In Nuova Zelanda, invece, un pallone è atterrato in mare ed è stato scambiato per un aereo precipitato, fattore che ha portato alla mobilitazione dei servizi di emergenza, i quali si sono subito recati sul luogo. Secondo la stessa azienda l'ostacolo principale è dovuto al fatto di dover mantenere un oggetto volante in una posizione fissa nonostante l'effetto del vento.

Project Loon prevede una serie di palloni stazionari posizionati nella stratosfera e in grado di far rimbalzare il segnale di internet nelle zone più difficili da coprire nella maniera tradizionale. Gli utenti avranno la possibilità di collegarsi ai palloni tramite delle speciali antenne posizionate sui tetti delle case.
Collocati al doppio dell'altezza delle tratte degli aerei, i palloni saranno in grado di muoversi secondo le necessità semplicemente alzandosi ed abbassandosi e facendosi trascinare dai forti venti presenti a quelle altezze. Questi ultimi rappresentano anche lo scoglio più grande del progetto, perché il controllo dei movimenti all'interno di correnti così forti è risultato essere molto difficile.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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